PISASe per la vendita di alcol i ristoranti soffrono, le enoteche vedono invece il bicchiere mezzo pieno. La stretta sulle bevande alcoliche scaturita dall’inasprimento delle sanzioni per il nuovo codice della strada non ha ancora destato troppe preoccupazioni per le enoteche pisane, che hanno avuto un impatto minimo o pressoché assente. Nonostante infatti l’incubo dell’alcol test abbia fatto abbassare il gomito a molti clienti dei ristoranti, al punto che durante queste festività natalizie uno su cinque ha preferito rinunciare alle bottiglie durante le cene fuori, i rivenditori hanno avuto modo di restare a galla perché, alla fine, una bottiglia sotto l’albero come regalo ci finisce sempre.
Lorenzo Servadio titolare dell’enoteca "Borgo di vino", locale sotto le logge a un passo da Borgo Largo, ha infatti sopportato bene questo primo periodo da quando il nuovo codice della strada è entrato in vigore. "Come negozio non abbiamo avuto grossi problemi - afferma Servadio -, dal momento che spesso vendiamo le bottiglie e quindi, vuoi per un regalo, vuoi per una cena in casa, le persone acquistano senza preoccupazione. Inoltre, a Natale abbiamo sospeso la mescita, e da quando c’è stata la stretta del codice della strada come vendita non abbiamo avuto ripercussioni. Rispetto a diversi amici ristoratori, la situazione non è problematica".
Nonostante il periodo delle feste natalizie sia passato senza provocare danni, il futuro potrebbe non essere così roseo e un po’ di preoccupazioni per le vendite, per Servadio, ci sono. "Sta diventando sempre più frequente che molti clienti protestino per l’aggravarsi delle sanzioni e - è il pensiero del titolare dell’enoteca - fiuto un po’ di paura psicologica che potrebbe portare le persone, nel prossimo futuro, a limitare i loro consumi in locali come il mio. Anche se al momento l’impatto negativo non c’è stato, ho il timore che nei prossimi mesi registreremo un calo e, anche se non ci fosse, sicuramente queste sanzioni non aiuteranno le enoteche a vendere di più. È già successo in passato con altre strette sugli alcolici - conclude - dobbiamo superare il momento e aspettare che tutto si riassesti". Insomma, secondo alle enoteche non andrà male come sta succedendo ai ristoranti, ma non viene, metaforicamente, da stappare una bottiglia.
Mar.Fer.