"La Giunta Conti e Pisamo chiedano pubblicamente scusa per il caos permessi Ztl. La proroga non è una concessione, è un atto dovuto. E le tariffe sono aumentate". Lo dichiara Paolo Martinelli già candidato sindaco per il centro sinistra e consigliere della lista La città delle persone. "Dopo il caos della app per il pagamento dei parcheggi, arriva quello sul rinnovo permessi della Ztl e Zsc. Sono aumentate notevolmente le tariffe ed è cambiata la modalità di recapito dei bollettini, che non arrivano più direttamente, ma si pagano online o si possono ricevere solo dopo una richiesta online e, attualmente, in molti casi, non stanno arrivando nemmeno così. Le comunicazioni arrivate per posta a chi non ha e-mail, inoltre, arrivano con una busta neanche intestata". All’interno della raccomandata c’è quanto scritto nella newsletter e nulla di più e si rimanda al pagamento di nuovo con Spid o Cie. "Per i cittadini – continua Martinelli - un disservizio totale, che dimostra una evidente difficoltà organizzativa di Pisamo. E pensare che la giunta Conti ha deciso di affidare a questa società, che sta dimostrando chiari problemi organizzativi a fare ciò che fa attualmente, anche l’organizzazione di eventi culturali, turistici e sportivi, con sole due risorse e mezzo in più; un’ipotesi che noi abbiamo contrastato duramente".
Il consigliere aggiunge: "Servirebbero pubbliche scuse dell’amministrazione e di Pisamo e pensiamo che sia doverosa la proroga delle scadenze per l’accesso in Ztl, affinché nessuno si ritrovi a essere multato per il caos amministrativo che si è determinato in città ed in famiglie che hanno potuto sapere solo all’ultimo sia l’ammontare della spesa per il rinnovo, sia della proroga".
Sui social alcuni residenti, hannno messo le foto delle raccomandate ricevute: una busta bianca non intestata e dentro il contenuto della newsletter che arriva via mail. Carlo Venturini liche scuse dell’amministrazione e di MO e pensiamo che sia doverosa la proroga delle scadenze per l’accesso in ZTL, affinché nessuno si ritrovi a essere multato per il caos amministrativo che si è determinato.