MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

La maggioranza di Cascina appoggia il sindaco per i cannoni livellari

La nota dei gruppi di maggioranza: "Abbiamo deciso di presentare, per il prossimo consiglio comunale, un ordine del giorno per chiedere al presidente della giunta regionale e al presidente del consiglio regionale di valutare l’opportunità di avanzare al Parlamento una proposta di legge che superi la problematica dei canoni livellari”.

Il consiglio comunale di Cascina

Il consiglio comunale di Cascina

Pisa, 1 febbraio 2025 - “Riteniamo che sia opportuno valutare l’annullamento della delibera dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest sui livelli degli ex Arcispedali di Santa Maria Nuova siti nel Comune di Cascina. Condividendo la lettera inviata dal sindaco Michelangelo Betti alla direzione generale dell’Asl, abbiamo deciso di presentare, per il prossimo consiglio comunale, un ordine del giorno per chiedere al presidente della giunta regionale e al presidente del consiglio regionale di valutare l’opportunità di avanzare al Parlamento una proposta di legge che superi la problematica dei canoni livellari”. I gruppi di maggioranza (Partito Democratico, La città delle persone Cascina, Movimento 5 Stelle) affiancano e rafforzano la posizione di sindaco e giunta nella partita sui canoni livellari, portando in consiglio comunale un ordine del giorno per invitare la Regione Toscana a farsi promotrice con il governo per un intervento legislativo nazionale che superi l’istituto dei livelli. Quanto meno di quelli riconducibili agli Enti disciolti per effetto della L. 833/1978, dando certezza alle situazioni giuridiche di tutti i soggetti coinvolti. “L’amministrazione del Comune di Cascina - spiegano i gruppi di maggioranza - è venuta a conoscenza del procedimento di riscossione dei canoni e analoga comunicazione risulta inviata anche ad alcune centinaia di privati cittadini che sono stati individuati, dopo decenni di inerzia, quali ‘debitori livellari’. Alcuni di loro si sono rivolti anche all’amministrazione per segnalare la ricezione dell’avviso di pagamento e chiedere il supporto per opporsi alla pretesa. È stata appurata l’assenza dei documenti inerenti i titoli costitutivi dei livelli a evidenza della posizione debitoria del Comune di Cascina, carenza che potrebbe sussistere anche nei documenti inviati ai cittadini, e l’assenza di prove costitutive del livello nella delibera trasmessa, né nell’istruttoria in essa richiamata, in cui si conferma che i beni oggetto della ricognizione nella ‘quasi totalità non presentano a livello catastale l’iscrizione del diritto del concedente’ e che gli ‘immobili sono stati oggetto di visura catastale e aggiornamento rispetto agli identificativi trasmessi dalla Regione Toscana’. Riteniamo anche che l’onere della prova gravi esclusivamente sul soggetto che si dichiara concedente e che quanto sinora approvato e/o documentato dalla Azienda USL Toscana Nord Ovest non dia fondamento probatorio delle richieste di pagamento inviate a questo ente e ai cittadini”. Per questi motivi, aggiungono i gruppi di maggioranza, “sarebbe auspicabile un intervento legislativo nazionale che superi l’istituto dei livelli, almeno di quelli riconducibili agli Enti disciolti per effetto della L. 833/1978, dando certezza alle situazioni giuridiche di tutti i soggetti coinvolti, siano essi cittadini o pubbliche amministrazioni, tenuto conto delle vicende storiche che hanno interessato i beni oggetto di ‘dominio diretto’ e la complessità nell’individuazione del titolo costitutivo fonte dell’obbligo. Visto che il consiglio regionale può presentare proposte di legge alle Camere ai sensi dell’art. 121 Costituzione, chiediamo al sindaco di evidenziare alla Regione Toscana le incongruità del percorso sin qui attuato dall'Azienda Usl Toscana Nord Ovest, di inviare l’ordine del giorno al presidente della giunta regionale e al presidente del consiglio regionale per valutare l’opportunità di avanzare al Parlamento una proposta di legge che superi la problematica prima richiamata. Infine chiediamo di seguire l’evoluzione della vicenda, al fine di non pregiudicare né per l’amministrazione né per gli altri diretti interessati, alcuna azione, compresa quella in sede giurisdizionale”.