
Al PalaCongressi è in corso la fiera "Tra sogno, magia e mistero"
Pisa, 6 gennaio 2020 - Una splendida villa antica, un bagliore nel buio di un camino acceso e qualcuno pronto a raccontare. è la ricetta perfetta per dare inizio a una leggenda. E sono tanti i luoghi misteriosi sparsi nel territorio pisano le cui leggende ne rivelano la storia e ne colorano il passato. Chi non ha mai sentito parlare in città di una villa di via Bonanno, vicino al vecchio pronto soccorso, nella quale – pare – si siano verificati diversi eventi paranormali? Oppure la storia della "Bella Elvira", nel borgo fantasma di Toiano che negli anni ‘50 divenne il primo caso mediatico di cronaca nera italiano? Da anni centinaia di curiosi si avventurano a ogni ora del giorno e della notte in cerca di avventure e qualche brivido, a caccia di presunto fantasma in ville o luoghi che hanno una storia alle spalle. Oltreoceano il fenomeno è diventato un business da diversi miliardi di dollari e si chiama "Dark Tourism", turismo macabro. E in Italia questo nuovo filone sta prendendo piede. Ma come in ogni cosa ci vuole testa e rispetto. I luoghi spesso sono mete per questo tipo di avventure, sono posti bellissimi, che hanno bisogno di cure e attenzioni. Come villa Isnard a Cascina, per esempio. Si tratta della casa il cui tetto in ardesia si intravede arrivando dalla superstrada e che, per i bambini – ma spesso anche per i più grandi – è conosciuta come la villa della famiglia Addams. Una bellissima costruzione di inizio ‘900 in stile francese, nello stile architettonico tipico della Costa Azzurra, da Maria Isnard.
La casa ha avuto un impatto profondissimo sulla storia cascinese del secolo scorso, in quanto gli Isnard furono promotori dell’avventura di Giuseppe Cei, che stupì la Francia con le sue sorvolate e acrobazie in biplano. E come per ogni bellissima dimora storica che si rispetti, si dice che anche villa Isnard abbia il suo fantasma. Purtroppo per questo motivo, per anni, dentro la villa sono entrati personaggi che ne hanno deturpato le bellezze, invece di preservarle. Adesso la casa è custodita e ha diversi allarmi attivi, quindi sconsigliamo vivamente di avventurarsi oltre il suo cancello, ma al massimo di ammirarla da lontano, come si farebbe con qualcosa di molto bello e altrettanto delicato. Dall’altra parte della provincia, e più precisamente ai piedi del Monte Pisano, c’è villa di Corliano ai Bagni di Pisa, oggi Relais dell’Ussero. Leggenda vuole che la contessa Teresa Scolastica, l’ultima discendente dei Della Seta, Gaetani e Bocca, si aggiri ancora tra mura affrescate della dimora storica. E, come ogni buona tradizione, questi resoconti al limite della realtà sono sempre ammantati da un’impenetrabile bruma di mistero. La contessa è entrata di diritto nei racconti popolari della zona del lungomonte pisano e i nonni tramandano i resoconti delle sue apparizioni ai nipotini, visto che non c’è mai praticamente niente di orrorifico nelle sue "comparsate". Alla villa di Corliano vengono svolti ogni anno i tour del mistero. Sono organizzati dal g ruppo di guide turistiche Pisa City Grand Tour, in collaborazione con Andrea Valtriani, che nel 2014 ha scritto il libro Fantasmi a Pisa e che sta lavorando a un suo seguito.
I tour hanno preso il nome di Fantasmi in Villa e riescono a fare il tutto esaurito a ogni edizione (info www.citygrandtour.it). Per chi volesse approfondire l’argomento ma non sapesse da dove partire, può sempre approfittare della mostra "Tra sogno, magia e … benessere", che si svolge domani e nel prossimo week end al palazzo dei Congressi di Pisa. Nella mostra-mercato si possono scovare tanti libri interessanti sull’argomento, talismani, opere d’arte a tema esoterico e molto altro ancora. Un ultimo consiglio per chi volesse approfittare del buio per avventurarsi in questi luoghi: molte dimore storiche sono abitate o comunque non sono abbandonate e entrarvi significa infrangere la legge. Oltre al fatto che se ci si fa male in posti isolati sarà più difficile ricevere soccorso. Quindi prima di improvvisarsi provetti acchiappafantasmi è sempre bene cercare un contatto con chi si occupa di mantenere qusti luoghi e chiedere il permesso per una visita con il massimo rispetto.