
Da Vendesi Vettovaglie: "Nessun divieto per le immissioni sonore e niente ordinanze". Poi l’affondo contro il Comune: "L’amministrazione si sta ritirando. Situazione insostenibile".
Bentornata primavera, bentornata malamovida: caos, musica, urla e schiamazzi fino all’alba. "Siamo solo all’inizio. Ma è già tana liberi tutti". Il gruppo di cittadini riuniti nel comitato Vendesi Vettovaglie denuncia: "Venerdì e sabato notte sono stati infernali. Musica da discoteca oltre le 2.30 di notte. È la conseguenza della ritirata del Comune che non ha voluto adottare nessuna ordinanza. Ora è tana libera tutti".
Luigi di Vetta si incarica di farsi portavoce del degrado sbocciato e dice: "Vorremmo fare presente pubblicamente questa situazione, perché siamo tornati ad anni fa; e siamo soltanto all’inizio del periodo più intenso, primavera estate. E vorremmo anche "denunciare" l’inerzia del Comune che si tiene nel cassetto la famosa relazione tecnica che accerta il pericolo per la salute dovuto alla situazione di straordinario inquinamento acustico a cui sono esposti i cittadini".
Il Comune aveva promesso una serie di iniziative tra cui quella di monitorare le immissioni acustiche provenienti dai locali del centro storico con appositi periti ma ci fu la levata di scudi di Confcommercio.
"Intanto – riprendono dal comitato – la pubblica amministrazione non è in grado neanche di adottare un vero, chiaro ed efficace divieto per le emissioni di musica".
Di Vetta ritorna sulla relazione questa sconosciuta, aggiungendo: "Con quella relazione il Comune potrebbe fare molto, moltissimo, ad esempio adottare una ordinanza contingibile e urgente per limitare orari di apertura come in molte altre città". Anche in Piazza Dante, intorno alle 22.30 di sabato è stata segnalata una lite fra ragazzini con intervento delle Volanti della polizia. Nella foto di repertorio, aperitivo in Borgo (Del punta per Valtriani).
A marzo, i residenti dei condomini di città come Bergamo e Milano hanno chiesto i danni ai rispettivi Comuni con un risarcimento di 50 euro a notte per ogni singolo residente; le sentenze, come si legge nelle cronache locali di quei comuni, dovrebbero essere pronunciate nelle prossime settimane.
Dal comitato insistono: "Mentre a Roma, a Firenze, a Torino, ed altre città universitarie, si comincia a reagire in modo vigoroso agli effetti devastanti della malamovida, a cominciare dall’inquinamento acustico, qui abbiamo un’amministrazione comunale che finalmente getta la maschera e chiarisce quali sono gli interessi che ritiene prevalenti: quelli dei commercianti. Ecco il tana libera tutti".
Carlo Venturini