Pisa, 3 dicembre 2023 – Il villaggio di Natale sottosopra e parzialmente spazzato via dalle raffiche di vento impetuoso e i pannelli del liceo scientifico Buonarroti che volano giù in un corridoio miracolosamente vuoto in quel momento. Ma anche l’albero sulla carreggiata che sfiora il trenino dei turisti e le auto in transito in via Contessa Matilde, oppure il pino sradicato davanti al Fascetti. La copertura del circolo Arci la Pagoda di Riglione volata via. Sono le istantanee di una mattinata infernale per Pisa, e non solo per Marina.
Il maltempo ha picchiato duro anche ieri e la conta dei danni è ingentissima. Per fortuna senza feriti, ma rabbia e disperazione sono inevitabili un mese dopo la devastazione di inizio novembre. A metà pomeriggio gli interventi in coda dei vigili del fuoco erano più di 100 e 55 quelli già svolti dalle 6 del mattino quando le raffiche hanno cominciato a mettere in ginocchio l’area pisana, con criticità particolarmente gravi in città e sul litorale. Per lo più i pompieri (55 operatori dislocati in nove squadre) sono intervenuti per rimuovere alberi pericolanti o caduti, coperture pericolanti, piccoli crolli, cedimenti di infissi. Quelle tre bancarelle fortemente danneggiate in piazza Vittorio Emanuele sono un simbolo. Come una metafora crudele. Le palline di Natale e gli addobbi che rotolano in piazza, mentre le casine di legno sono ripiegate su stesse. Qualche ora prima della tempesta, a notte fonda, il termometro segnava più di 15 gradi a dicembre. Quasi come un Natale dall’altra parte del mondo. Ieri mattina il vento ha abbassato la temperatura di qualche grado e spazzato via definitivamente le nostre certezze. Oggi le casi ne proveranno a ripartire, nonostante tutto.
Ma chissà cosa hanno pensato gli automobilisti di via Contessa Matilde che hanno visto piombare a terra l’albero a un passo dalle loro macchine? O chi ha visto piegarsi e precipitare il pino davanti al "Fascetti"? Al "Buonarroti" c’è stato l’ennesimo crollo: lassù, in quella po rzione di edificio che tutti chiamano "piccionaia". I genitori degli studenti sono infuriati, il preside ha chiamato i vigili del fuoco. Il consiglio di istituto è pronto a dire la sua. La scuola è un grande malato da anni. Il circolo Arci "La Pagoda" a Riglione ha subito danni ingentissimi. Appare sfregiato, in ginocchio. Colpito al cuore. E’ già partita sui social un gara di solidarietà. Pisa fa i conti con la faccia cattiva del clima che cambia. Aspetta risposte.