Si è conclusa ieri la seduta fiume di quattro giorni in consiglio comunale, con oltre 700 emendamenti (tutti rigorosamente bocciati) presentati dalle opposizioni, e oltre 61 ore di dibattito. "Questo è il bilancio dove si danno delle vere e proprie stangate sulle tasse e tariffe ai pisani", ha commentato il capogruppo Pd, Matteo Trapani. Nel conto finale la maggioranza ha bocciato, come da pronostico, tutte le oltre 350 proposte dei dem. "Una ripicca – ha aggiunto Trapani -, ben pagata che però porta danno solo ai pisani".
Netta bocciatura del nuovo Bilancio anche del capogruppo della lista civica La città delle persone, Paolo Martinelli. "Per la mancanza di progettualità – ha spiegato -, e perché riteniamo molte scelte dannose. Abbiamo presentato ben 108 emendamenti e 10 ordini del giorno nonostante l’assurda contrazione dei tempi del dibattito che la maggioranza ha imposto". A preoccupare l’ex candidato sindaco e il suo gruppo civico, in particolare, "l’uscita dalla Società della Salute, il futuro degli immobili affidati a Patrimonio Pisa, l’affidamento a Pisamo degli eventi culturali e il ritorno dei cassonetti dei rifiuti in tutta la città. Accolgo invece con cauta positività - conclude Martinelli - l’apertura del sindaco ad affrontare in commissione la regolamentazione della giungla degli affitti brevi".
Sull’uscita dalla Società della Salute, anche il capogruppo di Sinistra Unita, Luigi Sofia, condanna la scelta, che porterebbe la città, "ad un futuro di isolamento - spiega il consigliere, che aggiunge -. L’oscurantismo della destra al governo cittadino non si ferma qui. Nel Dup spariscono parole e temi fondamentali per una città inclusiva e progressista: migranti, accoglienza, rete Sai, rete Ready, cambiamento climatico, comunità Lgbtqia+" e così via.
Sono invece 230 gli emendamenti presentati durante questa lunga seduta dal consigliere di Diritti in comune, Ciccio Auletta. "La manovra della giunta Conti – commenta Auletta -, è in linea con la legge di bilancio del governo Meloni che toglie drammaticamente quasi quattro miliardi di euro ai comuni, taglia la spesa corrente, aumenta l’imposizione fiscale con la stangata sulla Tari, produce una crescita delle diseguaglianze, svende il patrimonio pubblico e riduce i servizi".
Sul bilancio approvato a Pisa è intervenuto in serata anche il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo è intervenuto commentando il ‘no’ all’ordine del giorno sul risarcimento ai familiari delle vittime di guerra delle stragi nazifasciste votato dalla maggioranza. "Tutto mi sarei aspettato tranne che il Consiglio Comunale della mia città, insignita anche di medaglia di bronzo al valor militare per la Resistenza, votasse contro tutto questo, peraltro senza una motivazione" ha detto Mazzeo chiedendo una presa di distanza dal voto direttamente al sindaco Michele Conti.
Enrico Mattia Del Punta