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Mani e cuore da maestri. Per il presepe dei record

La parrocchia di San Casciano e una tradizione che stupisce sempre. Una natività "circolare" che aiuterà anche a restaurare l’antico organo.

Mani e cuore da maestri. Per il presepe dei record

Nella vita le certezze sono poche forse addirittura non ve ne sono affatto; ma la celebre ricorrenza del presepe della parrocchia di San Casciano di Cascina è la piacevole eccezione. Non è soltanto per "come" è fatto – da maestri e volontari dall’esperienza sconfinata –, ma soprattutto per il "perché". Perché il presepe di San Casciano è puro amore per la parrocchia, per la comunità e per i visitatori che, almeno una volta l’anno, ormai da decenni, si affacciano nella meravigliosa pieve medievale per vedere: "che cosa hanno fatto ’quelli’ del presepe".

Quest’anno la scena è abbracciata ad una colonna ed è possibile muoversi intorno alla natività come guardando un film. Un cerchio di Fede e ingegneria nel quale si viene rapiti dalla voglia di non smettere mai di scoprire nuovi scorci e particolari. "Il viaggio che vogliamo proporre quest’anno – spiegano i volontari Mattia Caraviello, Pino Montalto, Maurizio Biasci, Daniele Pettinato, Paolo Marrucci, Antonino Maccheroni, Paolo Barsocchi, Claudio Bertelli insieme a padre Elio Dalla Zuanna – ci invita a riflettere sulla natività senza fermarsi. Così consigliamo a tutti di fare un ‘giro’ intorno al presepe per apprezzarne ogni suo aspetto".

E, anche quest’anno, al significato profondo per questa opera tradizionale, si aggiunge anche un progetto destinato alla comunità: "Le offerte raccolte – sorride padre Elio – contribuiranno alla sistemazione dell’antico organo della chiesa che ha bisogno del restauro". Così questo presepe diviene, di fatto, un vero e proprio canto di Natale.

Saverio Bargagna