Ampliare l’offerta artistica e attrarre i giovani, perché il nostro grande patrimonio non vada perduto. Sarà questo l’orizzonte della nuova direzione artistica del Teatro Verdi, affidata per il prossimo triennio a Marco Tutino, che il primo gennaio entrerà ufficialmente in carica subentrando a Cristian Carrara.
Presentato ieri in conferenza stampa, Tutino è stato selezionato tra oltre cinquanta candidati per la sua esperienza di compositore e un curriculum di fama internazionale. "Un’opportunità straordinaria che il pubblico del Teatro Verdi e la nostra città meritano assolutamente – ha detto il presidente della Fondazione Teatro di Pisa Diego Fiorini –. Tutino è un esperto conoscitore del mondo teatrale in tutti i suoi aspetti e le sue dinamiche e questo rende il suo profilo perfetto per il nostro Teatro che vive già una fase di crescita che attende ulteriori passi avanti e ha una grande progettualità".
Tra gli obiettivi della Fondazione, "accrescere la qualità dell’offerta artistica per il nostro pubblico - ha precisato - e iniziare una pagina nuova per il nostro Teatro perché diventi punto di riferimento a livello regionale". Il presidente ha poi ringraziato Cristian Carrara per il lavoro svolto nell’ultimo triennio e "per aver riportato il nostro Teatro nel circuito delle coproduzioni".
Arrivato proprio ieri mattina a Pisa, il nuovo direttore artistico ha subito incontrato i dipendenti e le maestranze del Verdi, convinto che "entrare in sintonia con chi vive il teatro sia essenziale per chi è chiamato a programmare le stagioni artistiche - ha spiegato -. Bisogna essere sintonizzati con chi ascolta e non fare scelte elitarie e per poche persone".
Proprio in quest’ottica, il nuovo direttore artistico si è posto come sfida per il prossimo triennio l’ampliamento dell’offerta, "recuperando quelle opere non più frequentate, ma sicuramente in grado di conquistare l’audience". Uno sguardo particolare poi alle giovani generazioni. "La lirica – ha detto – non attira purtroppo i giovani, ma c’è un dato assai chiaro e costante: i ragazzi hanno il desiderio di scoprire cose nuove e si entusiasmano, e questo accade ogni volta che riusciamo a interessarli alla nostra musica".
Tutino, classe ‘54, esordisce come compositore nel 1976 partecipando al Festival Gaudeamus in Olanda. È stato direttore artistico dei Pomeriggi Musicali di Milano, del Teatro Regio di Torino, sovrintendente e direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna e compositore residente alla Fondazione Arena di Verona. Fondatore della scuola dell’Opera italiana, è stato inoltre presidente dell’Anfols, l’associazione che riunisce tutte le fondazioni liriche italiane, e ha fatto parte della commissione musica del Ministero dei beni e attività culturali, in qualità di consulente per la Lirica.
La sua attività di compositore inizia con Pinocchio, la sua prima opera, commissione della I.C.O.S.S. di Vienna e Opera di Genova. Seguiranno, tra le altre: Cirano (con la regia di Gabriele Salvatores, riallestito nel 1990 all’Arena di Verona), La Lupa (per il Centenario Mascagnano di Livorno) il dramma concertante Vite immaginarie (Comunale di Bologna) Federico II (commissionata dall’Opera di Bonn), Il gatto con gli stivali, Dylan Dog e Peter Uncino (commissionate dalla Fondazione Arena di Verona) e molte altre.
Stefania Tavella