"Mare bollente. Siamo a rischio di mini uragani"

L’esperto: "Il surriscaldamento può determinare fenomeni meteorologici altamente avversi".

"Mare bollente. Siamo a rischio di mini uragani"

Andrea Pardini, pisano, è il fondatore di Rete meteo amatori e Meteo Pop. Con lui analizziamo il clima

Il mare è da sempre un alleato nel mitigare il clima. Ma non è detto che sia ancora così quando le temperature delle acque, quelle del Tirreno e dell’Adriatico ad esempio, oscillano dai 27.2 ai 27.6.

Andrea Pardini, pisano, fondatore di Rete meteo amatori e Meteo-Pop, risponde su alcune domande di “caldissima“ attualità.

Che sta succedendo al nostro mare?

"Si sta riscaldando e trattiene la temperatura alta più a lungo. Ossia il mare ci mette molto a raffreddarsi, è lento. Se per assurdo, domani iniziasse a piovere e le temperature atmosferiche si abbassassero sensibilmente, il mare scenderebbe di temperatura nel volgere di una o più probabilmente due settimane".

Il mare non mitiga più il clima?

"Giudicate voi. Gli scenari proposti dai modelli meteorologici, con particolare riferimento alle simulazioni delle temperature previste a circa 1.500 metri sul livello del mare, mostrano un quadro termico caratterizzato da temperature superiori alla norma. Questa condizione di temperature sopra la media dovrebbe persistere almeno per i prossimi 7/8 giorni, con possibili lievi oscillazioni di intensità. Ma queste temperature così anomale si hanno anche sulla costa".

Afa e umidità. Il mare ne è colpevole?

"In parte sì. L’aria così umida e afosa oltre che calda, insiste nelle ore notturne sulla costa dove difficilmente la temperatura scenderà sotto i 23-24 gradi".

Questo cosa comporta a livello climatico?

"Il riscaldamento del mare può, in determinate configurazioni, aumentare la probabilità di fenomeni meteorologici intensi".

Tipo clima tropicale?

"È un rischio è particolarmente elevato con l’arrivo delle prime perturbazioni autunnali, quando l’acqua calda favorisce la formazione di temporali violenti, grandinate e, in alcuni casi, trombe d’aria ma anche temporali autorigeneranti che sono particolarmente insidiosi".

Cosa sono i temporali autorigeneranti?

"Sono fenomeni temporaleschi che tendono ad insistere per più ore su una stessa zona e che continuano ad auto-alimentarsi per effetto dei venti molto umidi e caldi che spirano dal mare. La combinazione di alte temperature e il riscaldamento del Mar Mediterraneo può creare, in base alla sinottica, e cioè alla conformazione dei movimenti delle correnti di aria, le condizioni ideali per questi eventi meteorologici estremi. Si tratta di temporali violenti che insistono su un’area molto ristretta e sono già avvenuti in Toscana e Liguria".

Perché il mare è così caldo?

"Il trend dell’innalzamento delle temperature è da mettersi in relazione con il cambiamento climatico. E’ quasi scontato".

Carlo Venturini