ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Due mesi dopo la mareggiata. Marina di Pisa: servono pietre ancora più grosse

Il presidente Giani: ""Mancano ancora sei viaggi della motonave incaricata di completare il cantiere"

La mareggiata che ha colpito Marina di Pisa il 2 novembre scorso

La mareggiata che ha colpito Marina di Pisa il 2 novembre scorso

Pisa, 3 gennaio 2024 – Lavori di somma urgenza sul litorale. In esame la situazione del Porto di Marina. Con oggi, sono passati due mesi dal 3 novembre scorso, e un mese, dal 2 dicembre, quando – per ben due volte – una terribile mareggiata ha messo in ginocchio Marina di Pisa, allagando abitazioni e attività commerciali. Ma a che punto sono i lavori di somma urgenza sul litorale? La motonave incaricata di rinfoltire le dighe è ancora in revisione, dal 19 dicembre scorso, ma in questo tempo i tecnici della Regione hanno potuto "aggiustare il tiro" sul da farsi.

A fare il quadro sulla situazione è il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che annuncia come la fine dei lavori, come da programma, è prevista per la fine di febbraio. "Mancano ancora– spiega Giani -, 6 viaggi della motonave incaricata di completare i lavori costati 1 milione e mezzo, e che riprenderanno la settimana prossima, dopo lo stop". L’interruzione, come era già stato annunciato, è stata necessaria non solo per motivi di revisione dell’imbarcazione, ma ha dato il tempo di poter correggere l’intervento.

"I nostri tecnici – continua il presidente della Regione -, hanno notato che servivano massi più grandi, per questo abbiamo dato mandato all’azienda incaricata di tagliare le pietre diversamente". "Ma non solo – spiega Giani -, durante questo tempo i nostri tecnici, guidati dall’ingegnere Francesco Pistone, hanno potuto prendere atto che la parte più esposta del sistema di difesa del litorale è quella di competenza del Porto di Pisa".

Un intervento su quel versante, dopo la riunione di fine dicembre tra Regione, Comune e Porto è stata già prevista. A spiegare le prossime mosse è lo stesso Simone Tempesti, Amministratore Unico di Porto Turistico di Pisa: "Siamo già a lavoro – ha spiegato –, abbiamo preso contatti con la stessa azienda incaricata per i lavori dalla Regione, per chiedere di intervenire con il rinfoltimento della diga, i tempi dovrebbero essere rapidi, perché il lavoro può essere fatto in mezza giornata specialmente nella parte sud, che è poi quella che interessa l’abitato". "Il costo si aggira sui 100 mila euro - spiega Tempesti -, mentre per la parte nord servirà più tempo". Altro intervento, sempre di competenza del porto, riguarderà la parte a terra.

"I New Jersey che abbiamo usato – continua Tempesti -, nella seconda mareggiata si sono dimostrati efficienti, per questo vorremmo renderli strutturali. Mi sembra che ci sia da parte di tutti massima consapevolezza e volontà di collaborare" ha concluso l’amministratore del Porto. Parentesi a parte invece i ristori previsti dalla Regione. "Dallo Stato – ricorda il presidente Giani -, abbiamo avuto solo 30 milioni a fronte dei 110 che abbiamo chiesto. Ma nel frattempo, come Regione, abbiamo stanziato 25 milioni nel bilancio per un primo ristoro di 3 mila euro ad ogni famiglia, le domande – ricorda il presidente -, scadono il 19 gennaio. Mentre per le imprese abbiamo stanziato 50 milioni".