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Maria Madre della Chiesa. Il dipinto torna a splendere: "Tesoro restituito ai pisani"

Il quadro del ’500 era stato danneggiato da un incendio già in epoca storica. In arcivescovado presentato il restauro realizzato grazie a Fondazione Pisa.

Il dipinto. Maria Madre della Chiesa, e a destra,l’arcivescovo. Benotto presenta il restauro

Il dipinto. Maria Madre della Chiesa, e a destra,l’arcivescovo. Benotto presenta il restauro

Pisa, 24 ottobre 2024 – "Con il restauro di questo dipinto cinquecentesco restituiamo alla collettività un patrimonio riscoperto, rendendolo in questo modo fruibile anche dalle generazioni future". Parola dell’arcivescovo di Pisa, monsignor Giovanni Paolo Benotto nel corso della presentazione tenutasi ieri del dipinto "Maria Madre della Chiesa", conservato nell’arcivescovado pisano e oggetto di un complesso intervento di restauro realizzato con il contributo della Fondazione Pisa.

Il dipinto su tavola presentava danni arrecati da un incendio avvenuto in epoca storica e fin dalla sua prima individuazione, nel corso dell’inventario dei beni culturali conservati nel palazzo arcivescovile promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, l’Ufficio diocesano aveva manifestato la volontà di recuperare l’opera. Ad accompagnare l’intervento di recupero "un’accurata indagine archivistica, perché la ricerca deve sempre precedere il restauro", ha sottolineato Francesca Barsotti che, insieme a Daria Gastone, ha illustrato le vicissitudini storiche attraversate da dipinto nel corso dei secoli fino all’arrivo nel palazzo arcivescovile.

Lo stato di conservazione in cui versava l’opera ha reso necessario un approfondimento preliminare di indagine condotta per conto della soprintendenza di Pisa da Elena Salotti, che insieme alla restauratrice Anna Triani, ha presentato le delicate fasi di restauro e gli interventi eseguiti sulla superficie pittorica compromessa.

"Il restauro - si legge in una nota dell’Ufficio diocesano - ha consentito di portare alla luce un dipinto pressoché sconosciuto e restituirlo alla comunità e alla cittadinanza nella sua bellezza e qualità artistica, oltre che inserirlo nel contesto storico pisano". E’ intervenuto alla presentazione anche Marco Collareta, professore di Storia dell’arte dell’Università di Pisa, che ha, invece, illustrato l’opera dal punto di vista storico-artistico. "Il contributo della Fondazione Pisa – ha spiegato il presidente Stefano Del Corso - si pone in linea di continuità con iniziative precedenti che abbiamo sostenuto, rivolte ad altri beni culturali dell’Arcidiocesi di Pisa".

"L’obiettivo di questo intervento – ha sottolineato Del Corso – , al quale la Fondazione è certamente sensibile, è la salvaguardia del patrimonio artistico ecclesiastico della città in modo da garantirne la più ampia fruizione possibile da parte di studiosi e visitatori".

S.T.