"Questa è la seconda fase del nostro intervento sulle dighe a difesa dell’abitato di Marina di Pisa. La prima la eseguimmo l’anno scorso con un intervento di somma urgenza da 1,4 milioni di euro con il quale ponemmo le condizioni di ripristino dopo i danni della mareggiata del novembre 2023". Lo ha detto ieri il presidente della Regione Toscana a Marina di Pisa mentre la nave scaricava in mare i massi ciclopici che ricomporranno la cella 4 della diga soffolta davanti alle spiagge di ghiaia. "In quell’occasione - ha aggiunto Giani - promettemmo di intervenire in modo strutturale. Il lavoro complessivo costa circa 10 milioni di euro ed è suddiviso in quattro lotti. E questo è il primo per un costo di poco più di 2,5 milioni di euro che ci consente di posizionare in mare quelli che in gergo chiamiamo massi ciclopici, ovvero molto grandi provenienti dalla cava di Campiglia". Giani ha infine ricordato che ora entra nel vivo l’intervento strutturale di difesa dell’abitato di Marina di Pisa "promesso nei mesi scorsi durante un’assemblea con i residenti del litorale pisano e sono molto contento perché davvero questo è l’intervento fondamentale per garantire la difesa idraulica dei marinesi eseguendo lavori che scaturiscono da uno studio scientificamente documentato dell’Università di Firenze".
"Con l’avvio dei lavori sulla cella 4 - ha sottolineato il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo - manteniamo un impegno preso dopo le forti mareggiate di novembre 2023 con cittadini e commercianti di Marina. La Regione Toscana dimostra ancora una volta di passare dalle parole ai fatti". Secondo Mazzeo è "un’opera fondamentale che, grazie all’utilizzo di 12 mila tonnellate di massi, aiuterà a proteggere il litorale e garantire sicurezza a cittadini e attività economiche con lavori che si concluderanno entro aprile e dunque prima della stagione estiva: sappiamo bene che ancora non basta e c’è ancora tanto da fare, ovvero completare la cella 4, riparare i danni delle mareggiate sulle celle a nord, affrontare la questione della cella ‘Milano’ verso Tirrenia".
"La Regione - ha concluso - è pronta a fare la sua parte, come ha sempre fatto, ma serve che nessuno si tiri indietro: il Comune deve definire le priorità di intervento e chiediamo al governo, dopo aver cancellato il progetto bandiera della Toscana che prevedeva finanziamenti per la lotta al dissesto idrogeologica e alla erosione costiera, trovi ora le risorse necessarie per poter finanziare anche gli altri interventi che mancano". Presenti all’inizio dei lavori anche il sindaco Michele Conti e il suo vice Raffaele Latrofa. Il primo cittadino però ha puntualizzato che quello di ieri "è il primo intervento per mettere in sicurezza l’abitato di Marina di Pisa, che in questi anni è stato messo a dura prova con allagamenti che hanno danneggiato abitazioni e attività commerciali: lo chiedevamo dal 2021 e la regione sta partendo oggi nel 2025, ci auguriamo che celermente sia messo in sicurezza tutto l’abitato marinese e che siano stanziate le risorse necessarie per farlo, ma sappiamo anche che la Regione ha disponibilità di risorse sul dissesto idrogeologico e ci auguriamo che siano utilizzate qui come altrove".