![Una veduta dall’alto di Marina di Pisa. Il tema della sicurezza del nostro litorale è al centro del dibittito anche politico ormai da anni (foto col drone Del Punta per Valtriani) Una veduta dall’alto di Marina di Pisa. Il tema della sicurezza del nostro litorale è al centro del dibittito anche politico ormai da anni (foto col drone Del Punta per Valtriani)](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/N2NlYmY0ZWItNGMwMC00/0/marina-il-pd-chiama-a-raccolta-incuria-e-problemi-mai-risolti-allassemblea-venga-la-regione.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Una veduta dall’alto di Marina di Pisa. Il tema della sicurezza del nostro litorale è al centro del dibittito anche politico ormai da anni (foto col drone Del Punta per Valtriani)
"Quanto a cura e salvaguardia del litorale pisano non siamo certo soddisfatti di quanto fatto fino ad oggi: ritardi, inerzia, poca attenzione, rimpallo di responsabilità tra Enti, uffici tecnici e referenti politici hanno proliferato anche grazie alle divisioni tra gli stessi abitanti e operatori commerciali del litorale". A dirlo è Verter Tursi, segretario del circolo Partito Democratico di Marina di Pisa, che chiama a raccolta i cittadini per un assemblea pubblica dal titolo "Priorità n.1 : salvare Marina di Pisa" e convocata per questo giovedì al circolo Arci il Fortino alle 21. Un’assemblea che arriva dopo il lungo dibattito tra Regione e consiglieri di maggioranza di Pisa (per lo più di Fratelli d’Italia) su quanto fatto finora su erosione costiera e difesa del sistema idraulico. A marzo, come annunciato dall’assessora Monni, intanto dovrebbe partire il primo degli interventi previsti della Regione da 2,5 milioni di euro.
"Finalmente è chiaro a tutti – dice Tursi che esprime un giudizio in negativo su quanto fatto finora -, che nel presente e immediato futuro l’unica risposta concreta alla difesa dell’abitato del litorale sono le ghiaie e le dighe soffolte. Gli errori del passato e i relativi danni ci spingono ad intervenire con un’azione di controllo e pressione affinché non si trascuri l’importanza del problema e si predispongano piani e tempi certi per fare ciò che va fatto come va fatto: giusta larghezza delle soffolte, rispetto dei volumi di materiale previsto, manutenzione con ripascimento e spianatura delle ghiaie per mantenere in efficienza il sistema così come indicato dagli studi del Genio Civile e dell’Università di Firenze".
Secondo Tursi che ha invitato all’assemblea anche rappresentanti della Regione Toscana, del Comune di Pisa, del Porto di Pisa, oltre ad associazioni di categoria e cittadini, sarebbe utile instituire un organismo di monitoraggio partecipato, sullo svolgersi dei lavori, "magari promosso dal Comune di Pisa per renderne conto con continuità alla popolazione". Nell’idea del segretario del Pd di Marina di Pisa, "Il porto – conclude -, deve essere dentro il progetto complessivo di difesa del litorale, con uno specifico e concreto intervento dei privati proprietari del porto stesso. Regione e Comune non devono trascurare niente di ciò che prevede il piano di intervento, né i tempi della realizzazione, né la sua qualità".
EMDP