
di Gabriele Masiero
Prima l’incontro con militanti e simpatizzanti nel giardino del Grand Hotel Continental di Tirrenia, per raccogliere le firme a sostegno dei referendum sulla giustizia, poi quasi un’ora di tintarella e relax in riva al mare al Bagno Mary. Ha fatto tappa anche sul litorale il tour sulla costa toscana del leader leghista, Matteo Salvini, iniziato venerdì sera al Cinquale e che si concluderà stamani a Orbetello, dopo avere fatto tappa anche a Marina di Carrara, Lido di Camaiore, Tirrenia, Piombino, Castiglione della Pescaia e Marina di Grosseto. Un tour de force per andare prendersi anche sotto l’ombrellone le firme necessarie per presentare i referendum che dovrebbero, secondo il leader del Carroccio "riformare finalmente la giustizia e per buttare fuori la politica dai tribunali".
Ad accogliere il capo della Lega ci sono tutti i vertici locali del Carroccio: il sindaco Michele Conti, i deputati Edoardo Ziello, Donatella Legnaioli e Manfredi Potenti, l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi, il suo compagno e responsabile organizzativo della Lega in Toscana, Andrea Barabotti, l’assessore Giovanna Bonanno, l’amministratore unico della Navicelli, Salvatore Pisano e tanti consiglieri comunali. Ad ascoltarlo alcune decine di fans, non proprio il pienone della volta scorsa ma, dice Salvini, "siamo al governo e va bene così: anche questi referendum servono per dare una mano a Draghi, Cartabia e all’Italia: sono una rivoluzione pacifica".
Sì perché, spiega il leader leghista, il testo di riforma della Giustizia appena licenziato dal consiglio dei ministri "è un passo avanti, ma la vera riforma è quella dei referendum per i quali grazie anche all’aiuto dei Radicali stiamo raccogliendo le firme, che possono dare un sostegno all’azione di governo se mai qualcuno, come i 5 Stelle, tentasse di frenare la riforma". Il lavoro del ministro, aggiunge Salvini, "affronta temi diversi mentre i referendum servono a far uscire la politica dai tribunali e uno dei quesiti che più mi sta a cuore è la riforma della Severino per eliminare la condanna aprioristica dei sindaci".
La Lega, promette Salvini, "lavorerà in Parlamento per arricchire il testo del governo" ma "gli italiani vogliono riforme, certezza della piena, colpevoli in galera: la nostra è una rivoluzione pacifica e democratica e dopo 30 anni di attesa in Parlamento finalmente possiamo fare la riforma della giustizia e se qualcuno vorrà azzopparla e rallentarla ci saranno i referendum ad accelerarla".
Infine, prima di un pranzo a base di pesce al Continental (Salvini non mangia carboidrati) insieme al sindaco e a un gruppo di professionisti e un’ora di relax in spiaggia concedendo qualche selfie ai bagnanti, il leader leghista ha detto la sua anche sul ddl Zan: "Amare è un diritto ma c’è un confine preciso: lasciamo fuori da tutto questo i bambini, non portiamo le teorie gender nelle scuole. A Camaiore un consigliere gay della Lega è stato massacrato sui social perché ha osato dire che il ddl Zan non gli interessa e che si apre la strada all’utero in affitto come se la donna fosse un bancomat. Per me esistono donne e uomini liberi, con il diritto ad amare, amarsi ed essere amati. Stop".