SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

Maturità col cellulare? "Ragazzi, è un errore Il voto finale non è tutto"

Il caso-Buonarroti e il professore più famoso d’Italia, Vincenzo Schettini "Carissimi alunni, date il meglio di voi stessi: nessuno vi chiede la perfezione".

Maturità col cellulare? "Ragazzi, è un errore Il voto finale non è tutto"

di Saverio Bargagna

Il cellulare nascosto nel bagno della scuola durante la seconda prova di matematica, la scoperta, l’arrivo della polizia: l’esame interrotto per due studenti, la denuncia e l’anno da ripetere. Il caso ‘Buonarroti’ è una notizia dal tratto triste, o meglio, amaro. "Perché i nostri alunni sono convinti di dover essere perfetti. Ma la perfezione non è richiesta. Cari ragazzi, all’esame dovete dare il meglio di voi stessi, niente di più di questo". Vincenzo Schettini è il professore più famoso d’Italia o, almeno, del web. Milioni di follower sulle principali piattaforme internet e un segno distintivo: una intelligente e saggia empatia con i più giovani.

Schettini, che ne pensa del caso-Buonarroti a Pisa?

"La fisica insegna: a ogni azione, corrisponde una reazione. Nascondere il cellulare per copiare una prova di maturità è un atto molto grave e il provvedimento che ne consegue è severo e necessario. Sia ben chiaro...".

Che cosa?

"I ragazzi non hanno iniziato a copiare oggi, nel 2023. Da sempre gli studenti si ‘arrangiano’, ma un simile comportamento all’esame di Stato è gravissimo. L’esame di maturità, dopotutto, non misura soltanto il grado di preparazione nelle varie materie, ma segna anche una crescita morale della persona. Affrontarlo con un cellulare nascosto nel bagno dice molto".

Secondo lei i nostri ragazzi sono troppo attenti al voto?

"Sì, c’è anche questo aspetto da considerare. E, permettetemi di dirlo, anche questo è un errore. Conosco persone brillantissime che hanno superato la maturità con un risultato ’medio’. Dopo è seguita una carriera eccezionale. E comunque sia il gioco e le sue regole sono chiare fin dall’inizio: se hai studiato durante l’anno non hai problemi e puoi contare su te stesso. Puoi fidarti di che cosa sai e di che persona sei. Se non hai studiato ti trovi nei guai".

Fra l’altro essere sorpresi con un cellulare costa una denuncia penale...

"L’arrivo della polizia, la bocciatura è uno enorme choc. Le conseguenze rischiano di essere ben più pesanti di un brutto voto. Non ne vale la pena, date retta. E comunque...".

Dica.

"Credo che sia una sconfitta, purtroppo, anche per i professori. Il nostro compito non è solo quello di insegnare, ma anche e soprattutto educare".

Lei come reagisce quando vede un suo alunno copiare durante un compito?

"La gravità di un gesto simile fra un compito in classe e un esame di Stato non è paragonabile. Ad ogni modo, la prima volta che sorprendo un mio studente a copiare lo redarguisco. Se poi è recidivo allora prendo provvedimenti più seri. Ma se la punizione è importante e doverosa, ancor più rilevante è costruire un rapporto serio, costruttivo e diretto con i ragazzi".