ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Maxi impianto fotovoltaico: "Continueremo la battaglia"

La giunta di San Giuliano non si ferma nonostante la sentenza del tribunale amministrativo "Stiamo studiando le carte. Ricordo che l’opera andrebbe a insistere su un’area agricola".

L’assemblea pubblica per informare la cittadinanza sull’impianto fotovoltaico

L’assemblea pubblica per informare la cittadinanza sull’impianto fotovoltaico

"Ribadiamo la nostra contrarietà all’edificazione di un esteso impianto fotovoltaico su terreno agricolo che andrebbe a insediarsi lungo la via del Brennero". Il fronte del no a San Giuliano Terme non demorde, con l’amministrazione comunale in prima linea nel ribadire la propria opposizione alla realizzazione del maxi-impianto.

Dopo che il Tar della Toscana ha annullato il diniego con cui il Comune aveva bloccato il progetto di un parco solare da 12 ettari in via del Brennero, sono intervenuti il vicesindaco di San Giuliano Terme, Francesco Corucci, con delega all’Urbanistica, e l’assessore alle Energie rinnovabili, Filippo Pancrazzi. I giudici amministrativi hanno dato ragione alla società proponente, la Trina Solar Iulia, stabilendo che l’area individuata per l’impianto rientra tra quelle considerate idonee dalla normativa nazionale. Il progetto – lo ricordiamo – ha una potenza massima prevista di 9.992,78 kWp e prevede l’installazione di circa 14mila moduli su una superficie complessiva di 128.600 metri quadrati, corrispondente al fabbisogno energetico annuo di circa cinquemila famiglie.

Per motivare il proprio diniego, il Comune aveva richiamato la vicinanza dell’impianto a un’area soggetta a vincolo paesaggistico e una presunta sproporzione tra le dimensioni del parco e quelle della zona industriale di riferimento. Motivazioni che il Tar ha ritenuto infondate. "Prendiamo atto della sentenza – ha dichiarato Corucci –, ma continueremo a dare battaglia ricorrendo al Consiglio di Stato, studiando attentamente la documentazione insieme alla nostra avvocatura comunale. Esistono infatti alcune sentenze di altri Tar regionali e del Consiglio di Stato che hanno espresso orientamenti differenti rispetto a questo genere di vicende. Ricordo che l’opera andrebbe a insistere su un’area agricola, impattando su una zona di valore ambientale e paesaggistico, oltre a danneggiare attività produttive e commerciali presenti nell’area".

"Proseguiamo nel sostenere la nostra idea di sviluppo territoriale – ha aggiunto Pancrazzi – che indubbiamente passa anche attraverso le energie rinnovabili, come le installazioni fotovoltaiche. Ma certo non su aree agricole, per di più molto estese come nel caso dibattuto presso il Tar, bensì su superfici alternative che non abbiano un impatto negativo sul paesaggio, sull’ambiente e nemmeno sul tessuto sociale ed economico".

EMDP