Le richieste della pm Miriam Pamela Romano vanno da sei mesi a massimo un anno e 8. Si sta concludendo il processo per la maxi retata anti droga a Pisa di fine 2018. Dopo sei anni, il dibattimento è stato veloce, la prima udienza si è tenuta a fine settembre. Erano 25 le persone rinviate a giudizio, poche hanno scelto un rito alternativo. All’epoca la polizia passò al setaccio i punti più caldi della città, in particolare il centro. Tantissimi gli avvocati in campo (tra cui Sara Baldini, Roberto Nocent, Iole Bonacci, Gabriele Dell’Unto, Alessandra Natale, Maria Paola Nobili, Andrea Fulceri, Mariella Giannessi, Laura Primavori, Brunella Crecchi, Stefania Ceccarelli, Antonio Urbani) che difendono gli accusati di spaccio, che sono tutti di origine straniera: magrebini, gambiani e senegalesi. All’inizio erano stati arrestati in 23, quasi tutti liberati dopo pochi giorni. Le indagini durarono in tutto 40 giorni e portarono a 90 provvedimenti di arresto emessi nei confronti di 25 persone considerate pusher: secondo investigatori e inquirenti gestivano il traffico di droga nella zona della stazione e sotto i loggiati di viale Gramsci. 23, portate al Don Bosco, tornarono quasi tutte in libertà fra le polemiche. Sul blitz e la successiva liberazione intervenne l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini (foto). A dicembre sono previste le repliche, poi la sentenza.
A. C.