
Filippo Macchi, Emanuele Lambertini, Atleta paralimpico, Costruiamo il futuro, dialogo tra Giovani, Sport e Sicurezza, evento stazione Leopolda a Pisa, il 31 marzo 2025 (foto di Enrico Mattia Del Punta)
Pisa, 1 aprile 2025 – Dalle pedane alle aule scolastiche, passando per il lavoro quotidiano nella Polizia di Stato. Filippo Macchi, Emanuele Lambertini, Simone Vanni ospiti dell’incontro promosso dalla questura di Pisa e dal Provveditorato agli studi alla Stazione Leopolda, hanno condiviso con gli studenti delle scuole superiori la loro esperienza personale, fatta di sport, disciplina e senso delle istituzioni.
Macchi, due medaglie d’argento conquistate nel fioretto alle Olimpiadi di Parigi, ha raccontato ai ragazzi la passione per la scherma: «Sono un grande amante dello sport e rappresentare la maglia della Polizia di Stato è un motivo di orgoglio. Tanti da bambini sognano di diventare poliziotti. Ogni stoccata in pedana è qualcosa che va oltre la semplice competizione: rappresentare le Fiamme Oro significa qualcosa di più grande. In famiglia mi hanno sempre spinto a studiare, anche se non stato proprio un bravo studente. Lo sport è importante quanto lo studio».
«Sono entrato nelle Fiamme Oro come atleta, ho portato i colori cremisi e, una volta terminata la carriera sportiva, sono stato inserito nell’organigramma della questura di Pisa – ha raccontato Vanni, ex medaglia d’oro ad Atene 2004 e tre volte campione del Mondo, recentemente nominato come commissario tecnico della squadra olimpica -. Il lavoro da poliziotto non mi ha mai abbandonato: mi ha dato la possibilità di costruirmi un futuro e, qualche anno dopo, di diventare commissario tecnico, prima della nazionale paralimpica e ora di quella olimpica. Senza il sostegno della Polizia di Stato, non avrei potuto farlo. Da quando ho 18 anni ho sempre sentito il loro supporto, e spero di averlo ripagato con qualche risultato».
A portare la voce dello sport paralimpico è stato Lambertini, atleta azzurro della scherma andato vicinissimo ad una medaglia nelle ultime paralimpiadi di Parigi: «L’inclusione nello sport è fondamentale. Sono entrato nelle Fiamme Oro con altri colleghi atleti paralimpici e oggi aiutiamo i giovani a crescere, a fare squadra, a sviluppare resilienza. Sono orgoglioso di rappresentare la polizia».