MARIO FERRARI
Cronaca

Me.Mo, edizione da record. Boom di domande e adesioni: "Educazione è mobilità sociale"

Ritorna il progetto della Sant’Anna che valorizza i giovani talentuosi da contesti difficili. La rettrice Sabina Nuti: "Investiamo sul futuro e rispondiamo a un’esigenza concreta".

Ritorna il progetto della Sant’Anna che valorizza i giovani talentuosi da contesti difficili. La rettrice Sabina Nuti: "Investiamo sul futuro e rispondiamo a un’esigenza concreta".

Ritorna il progetto della Sant’Anna che valorizza i giovani talentuosi da contesti difficili. La rettrice Sabina Nuti: "Investiamo sul futuro e rispondiamo a un’esigenza concreta".

"La crescita delle domande per questo progetto dimostra l’importanza di prendersi cura del talento dei giovani che è un bene prezioso da valorizzare. La Scuola Sant’Anna sarà sempre in prima linea per permettere ai ragazzi e le ragazze meritevoli di trovare spazi e opportunità per crescere e contribuire alla costruzione del mondo di domani". Il talento va in primo luogo riconosciuto e la Sant’Anna lo sa bene: per questo è in partenza la nuova edizione del progetto Me.Mo. (Merito e Mobilità sociale) che vuole avvicinare al mondo universitario gli studenti con ottimi risultati scolastici provenienti però da contesti socioeconomici fragili e figli di genitori non laureati. Un’edizione, la sesta, che parte con molte novità, a partire dal numero record di domande e iscrizioni.

Attraverso il progetto "Merita, la rete per il talento", finanziato con fondi Pnrr e coordinato dalla Scuola Sant’Anna, e che vede coinvolte anche altre istituzioni quali la Scuola Normale, Me.Mo. è riuscito ad incrementare il numero dei partecipanti portandolo da 360 a oltre 600. I dati di impatto di Me.Mo. sono molto incoraggianti: considerando l’edizione 2022/23 e l’edizione 2023/24 le percentuali di iscrizione all’università dei partecipanti, tutti con entrambi i genitori non laureati, supera il 90 per cento.

"Il progetto Merito e Mobilità Sociale - sottolinea la rettrice della Scuola Sant’Anna Sabina Nuti - rappresenta un investimento per il futuro della nostra società oltre a rispondere a una reale esigenza di supporto e di orientamento verso gli studi universitari. La crescita delle domande che abbiamo registrato per questa nuova edizione ci incoraggia a fare il possibile per far sì che il talento di tante ragazze e ragazzi non vada disperso e sia valorizzato in modo adeguato. Sono infatti tantissimi i giovani meritevoli che hanno voglia di impegnarsi e che cercano la strada da intraprendere. Dare loro la possibilità di conoscere le opportunità culturali e professionali che il sistema universitario offre per far emergere le loro qualità è parte della nostra missione istituzionale. Accogliendo altri 300 studenti e studentesse in più vogliamo dimostrare che, grazie allo studio e all’impegno, si possono costruire le basi per un futuro ricco di opportunità".

Secondo la rettrice Nuti, infatti, l’educazione è l’unico strumento che possa realmente "garantire una mobilità sociale effettiva". Le competenze e conoscenze acquisite durante Me.Mo. possono permettere a questi giovani "una possibilità in più di scrivere il proprio futuro, con il supporto di chi ha già intrapreso la stessa strada. Merito e Mobilità Sociale continua a dimostrare che il merito non ha barriere: l’accesso all’università è un diritto per tutti, e ogni studentessa e ogni studente meritevole ha il potenziale di raggiungere grandi traguardi".