REDAZIONE PISA

Metis Di Meo e l’impatto dell’arte sulla vita di ciascuno di noi

La mostra è stata prolungata: sarà visibile dal 7 al 17 gennaio all’ArtinGenio museum delle Officine Garibaldi

La mostra è stata prolungata: sarà visibile dal 7 al 17 gennaio all’ArtinGenio museum delle Officine Garibaldi

La mostra è stata prolungata: sarà visibile dal 7 al 17 gennaio all’ArtinGenio museum delle Officine Garibaldi

Dopo il celebre critico d’arte Flavio Caroli, spesso ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa", è stata la conduttrice Metis Di Meo, lo scorso 20 dicembre, a impreziosire con la sua presenza la mostra del premio Vasari delle opere dei 50 artisti selezionati e il successo dell’iniziativa ha spinto gli organizzatori a prorogarne la durata: l’esposizione sarà visitabile, con ingresso gratuito, anche dal 7 al 17 gennaio presso l’ArtinGenio museum alle Officine Garibaldi. "Che impatto ha l’arte nella tua vita?". Con questa provocazione, Metis Di Meo, conduttrice del format Metropolis – Urban Art Stories, ha aperto l’evento del 20 dicembre stimolando una riflessione sull’arte urbana come motore di trasformazione collettiva. Nel suo programma, prodotto da Rai-Contenuti digitali e transmediali, Di Meo esplora le città come organismi vivi, in cui la street art diventa patrimonio condiviso e strumento di dialogo. "L’opera urbana - ha osservato -non appartiene più al suo autore una volta consegnata al mondo, ma è affidata alla comunità, che ne diventa custode e giudice, con la possibilità di celebrarla o lasciarla dissolvere". In dialogo con il direttore artistico Francesco Corsi, la conduttrice televisiva ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera, guidando i presenti in un percorso tra i lavori esposti, svelandone poetica e processi creativi. L’esposizione è stata patrocinata dal Comune e, secondo l’amministrazione, ha dimostrato come "Pisa sia una citta capace di armonizzare la propria eredità storica con le istanze dell’arte contemporanea: le collezioni museali cittadine, custodi di patrimoni globali, confermano Pisa come centro non solo di conservazione, ma anche di promozione culturale e dai reperti delle antiche navi ai murales di Keith Haring e Kobra, la città si riafferma come luogo che accoglie e interpreta la direzione della cultura, in cui memoria e contemporaneità interagiscono incessantemente". Tra le opere in mostra si è aggiudicato il Premio Vasari 2024 "Osmosis" di Antonella Mezzani, celebrata con un catalogo in edizione numerata. Con la sua "Pittografia", un linguaggio espressivo originale, l’artista intreccia pittura e fotografia in una sintesi di grande introspezione e forza visiva, dando vita a un racconto che celebra la femminilità e il legame armonioso con la natura. Gli altri finalisti erano Fabio Castagna, Franca D’Alfonso, Sebastian De Gobbis, Gianfranco Gobbini, Carla Pugliano e Paolo Rossetto.

Enrico Pesciatini