ANTONIA CASINI
Cronaca

Mix di virus ma meno vaccini eseguiti. "Influenza anticipata di un mese"

Figlini, ordine dei medici di Pisa: "Copertura soddisfacente non ottimale però. Polmoniti e complicazioni"

Pisa, 12 gennaio 2024 – Un mix di virus: Covid, influenza e non solo che ha messo a letto anche diversi pisani. "Si vedono più complicazioni e anche polmoniti interstiziali", spiega il presidente dell’ordine dei medici di Pisa, Giuseppe Figlini. "Non è facile, visto il minor numero di tamponi, distinguere le varie malattie", aggiunge. "La copertura vaccinale è soddisfacente anche se non ottimale. In particolare tra i giovani è ridotta, così come per il Covid e questo, probabilmente, ha influito anche sull’antinfluenzale".

I dati: "Sopra i 65 anni, siamo oltre il 55% di adesioni – continua – per quanto riguarda Pisa, provincia, comprese Valdera e Volterra. Una media che è molto superiore a quella di altre province vicine. Se si considera all’Elba, per esempio, siamo al 39%". "L’adesione, quindi, almeno sul nostro territorio è stata soddisfacente: c’è stata un’accelerata poco prima delle vacanze". Circolano vari virus, come quelli parainfluenzali, i gastrointestinali, l’Haemophilus... I dati Asl: 250.699 i vaccini erogati sul territorio Nord Ovest con il 54% di over 65 coperti.

Giuseppe Figlini, presidente ordine dei medici di Pisa
Giuseppe Figlini, presidente ordine dei medici di Pisa

L’influenza, però, rispetto alle previsioni fatte con studi a settembre e ottobre, è arrivata in anticipo. Il picco era previsto per gennaio e invece si presume che sia stato durante le feste di Natale. "Da monitorare questi giorni dopo il rientro a scuola – riflette Figlini – potrebbe esserci infatti un altro aumento, ma nel giro di due settimane dovremmo comunque essere fuori dalla fase peggiore".

In condizioni normali, l’influenza ha una durata di sette o meno giorni. Riposo e idratazione, nei casi senza complicazioni, sono i rimedi migliori. Ma nel frattempo, i telefoni dei medici ricevono decine di chiamate al giorno. Boom di richieste e di informazioni. "Se in media in giorni ordinari le chiamate ai medici di medicina generale, a livello nazionale, sono circa 2 milioni, ora sono diventate 4 milioni", sostiene Alessandro Rossi, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg).