REDAZIONE PISA

Morì nel lago per salvare cavallo "Indagare il datore di lavoro"

Il giudice ha archiviato la posizione del proprietario del centro d’allenamento di Migliarino Pisano

Era morto nel laghetto per salvare il cavallo quasi un anno fa. Il pm, Giancarlo Dominijanni, aveva chiesto di archiviare il caso per l’unico indagato, il proprietario dell’area tenuta isola di Migliarino. Il gip Giuseppe Laghezza ha sciolto la riserva archiviando la posizione del proprietario ma accogliendo, di fatto, la richiesta degli avvocati Alessandro Zarra e Tiziano Checcoli, che assistono i familiari di Kone Losseni, 23 anni, per effettuare nuove indagini considerano l’evento come un "incidente sul lavoro" e indagando per questo il datore. Lui, giovane migrante arrivato in Italia su un barcone nel 2016, era diventato artiere e lavorava per la scuderia tdi Holger Ehlert Holger. Quel giorno la cavalla Ulalia si era allontanata dal recinto. Il giovanissimo Kone era salito insieme ad altri colleghi su un barchino per cercare di riprenderla. Ma il mezzo si era rovesciato e lui, "che non sapeva nuotare", avevano raccontato i suoi amici, era affogato. Il suo corpo senza vita era stato trovato dai vigili del fuoco poco dopo l’allarme. Sul posto, era arrivata anche la Asl per i rilievi. I carabinieri avevano raccolto le prime informazioni e ascoltato i testimoni. I legali avevano fatto opposizione alla richiesta di archiviazione puntando su due aspetti: "Sia sulla corretta individuazione dell’ipotetico responsabile ma anche sulle motivazioni della richiesta del pm: gli argomenti alla base non sono condivisibili".