Cascina (Pisa), 23 novembre 2024 – Dieci mesi di vita passati in simbiosi con la mamma, come accade con tutti i neonati. Poi, un giorno, sono comparsi mal di pancia che sarebbero stati ricondotti dai suoi pediatri di famiglia a coliche, considerate abbastanza comuni a questa età. Il rapido peggioramento con episodi di vomito e la morte fra il dolore dei suoi genitori e della comunità. La bimba era deceduta il 22 maggio 2024 a Firenze. Era stata portata in condizioni disperate al Meyer, trasferita dall’ospedale di Pontedera. Era stata disposta l’autopsia e sono stati indagati i due pediatri di famiglia che avevano in cura la piccola. Per i risultati dell’esame i periti si erano presi 90 giorni di tempo. Una relazione che avrebbe stabilito che la morte sopraggiunse per un’infiammazione al cuore per cui la diagnosi non sarebbe stata semplice.
La notizia della scomparsa della piccola colpì molto Cascina. La sua famiglia aveva chiesto di capire le cause della morte della loro figlia e se ci fossero responsabilità. A seguire il caso sono stati i carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Fabio pelosi. L’Asl Toscana Nord Ovest aveva precisato, poco dopo la tragedia, che la piccola era “arrivata in pronto soccorso al Lotti il 22 maggio quasi in arresto cardiaco con difficoltà respiratorie gravi”. Al Lotti era “stata stabilizzata con molta fatica e con tutti gli operatori di radiologia, anestesia, chirurgia, pediatria a disposizione – avevano spiegato ancora dall’Asl – Poi, con Pegaso”, era stata trasferita al Meyer. La piccolina avrebbe compiuto un anno nell’estate scorsa.
La bimba era giunta al Lotti quel mercoledì accompagnata dai genitori stessi preoccupatissimi perché avevano visto la situazione precipitare in poco tempo. A Pontedera i sanitari hanno capito che la situazione era gravissima e hanno attivato tutte le procedure interne per sottoporre la piccina agli accertamenti da parte dei vari specialisti decidendone poi il trasferimento nell’ospedale fiorentino. Per quella tragedia sono stati indagati i due pediatri di famiglia seguiti dagli avvocati Rita Sacheli, Anna Francini e Valeria Dastoli. Ora spetterà alla procura stabilire, in base alle risultanze dell’autopsia, se c’è stata una qualche responsabilità o se si è trattato di una grande tragedia.
An. Cas.