REDAZIONE PISA

Movimento No Base contro progetto militare al Parco di San Rossore Migliarino Massaciuccoli

Irene Galletti del M5S sostiene la protesta contro il progetto militare nel Parco, chiedendo demilitarizzazione e tutela ambientale.

La capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, interviene sul futuro del Parco

La capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, interviene sul futuro del Parco

"I territori meritano politiche che valorizzino ambiente e patrimonio naturale, non scelte che li snaturano. Perciò comprendiamo e condividiamo le ragioni del Movimento No Base nel manifestare contro un progetto che contrasta con la missione di tutela del Parco di San Rossore Migliarino Massaciuccoli. Il Presidente del Parco dovrebbe garantire la salvaguardia ambientale, non sostenere iniziative che prevedano l’insediamento di un nuovo complesso militare in un’area protetta". Parola della capogruppo in consiglio regionale del M5S, Irene Galletti, che ribadisce la richiesta di "bonificare l’area Cisam e restituirla al suo stato originario e avviare un processo di demilitarizzazione del Parco, senza compromessi".

Dal canto suo il presidente del Parco, Lorenzo Bani, difende il suo operato e, riferendosi al consigliere comunale del Pd, Enrico Bruni, afferma: "Continuo a leggere assurdità sulla questione del piano integrato del Parco. Nella discussione bisogna essere corretti e dire le cose come stanno, le strumentalizzazioni fanno male alla democrazia. Piano del Parco e progetto della base sono due cose diverse. Il piano è stato elaborato dai progettisti del Parco, fotografa lo stato di fatto nell’area protetta che comprende per esempio la presenza del Cisam a San Piero a Grado, e delinea le regole del Parco tra cui l’impossibilità di realizzare nuovi edifici, ma solo di recuperare l’esistente. Il progetto della base, ossia del passaggio della base già esistente dalla Marina ai Carabinieri con conseguente riqualificazione, non è compito del Parco, che ha il dovere di valutare questo progetto, quando e se verrà presentato, in base alle regole del Piano".

Inoltre, sul tema delle aree contigue Bani precisa che l’ente si è adeguato "alla normativa nazionale, ma rimarrà la salvaguardia contro le speculazioni edilizie, la differenza è che sarà esercitata tramite i Comuni, che dovranno recepire le direttive del Parco: anzi ricordo agli smemorati che con il precedente piano abbiamo visto nascere un porto, il teatro pucciniano e due svincoli autostradali".