Pisa, 19 dicembre 2024 – “Arrivo a pensare che questa città abbia paura dei libri”. E’ infuriata Rimedia Deffenu, titolare della storica libreria Ghibellina a commento della multa ricevuta ieri mattina da parte della Municipale. “Trovo assurdo - continua la proprietaria - dover pagare 100 euro per aver esposto dei libri sulla nostra soglia e, ancora di più, che al terzo richiamo sia disposta la chiusura di una storica libreria pisana per un’ordinanza che tutela il decoro. Davvero dei libri sulla soglia minano il decoro di una città?”
Com’è andata nel dettaglio?
“Ieri mattina sono arrivati i vigili in libreria con la multa. Nel momento in cui l’hanno recapitata, i clienti presenti sono andati su tutte le furie e io mi sono sinceramente rammaricata. Non era la prima volta che i vigili passavano dal Borgo e avevo già scritto all’assessore Bedini, qualche giorno fa, per poter parlare e discutere dalle questione. Fra l’altro stiamo lavorando insieme a un’iniziativa che promuovere la lettura in città. Se è vero che vogliamo promuovere la lettura non capisco perché ci venga chiesto di mettere dentro i libri”.
Lei cosa pensa?
“Secondo l’ordinanza, fuori non possono stare e le risposte che, a malincuore, devo darmi sono due: o ritengono che i libri siano chincaglieria da togliere perché, semplicemente, ’sta fra i piedi’ o è bene metterli dentro perché non interessa che la gente legga. E torniamo alla questione della paura della cultura”.
E’ riuscita a parlare con qualcuno?
“Alla mail non ho ricevuto alcuna risposta. In compenso sono arrivati i vigili...”.
Cosa la amareggia di più?
“Oltre alla considerazione in cui sono evidentemente tenuti i libri, soprattutto il fatto che dobbiamo rinunciare a una tradizione: i volumi sono esposti sulla soglia, di nostra proprietà, da 50 anni. E poi...”.
Che cosa?
“Siamo nel periodo clou dell’anno, quello delle feste. Come dicevo, i clienti storici trovano sullo ‘scalino’ una selezione di libri particolari e vanno ormai a colpo sicuro; in più, ora che siamo sotto Natale, tantissimi turisti o pisani che cercano un regalo si soffermano fuori dalla libreria per dare un’occhiata e scegliere”.
Cosa ha intenzione di fare ora?
“Intendo parlare col sindaco e con l’assessore. Non capisco come un’ordinanza sia a tal punto cieca: davvero una ventina di libri su una soglia rischiano di far chiudere una storica attività? Ma soprattutto, è possibile che i libri siano trattati così superficialmente e li si possa accusare di danneggiare il decoro di Pisa?”.