Multe in Fi-Pi-Li, la Provincia: "Due milioni di euro in meno in un anno"

La Provincia di Pisa annuncia un calo delle entrate da multe sulla Fi-Pi-Li per il 2025. Presidente Angori spiega le ragioni e la destinazione dei fondi. Operazione di spending review in corso.

Multe in Fi-Pi-Li, la Provincia: "Due milioni di euro in meno in un anno"

La superstrada che collega Pisa a Livorno e Firenze

Calano le multe elevate sulla Fi-Pi-Li. A darne notizia è la Provincia di Pisa che annuncia un decremento delle "previsioni di entrata per il 2025 relativo alle sanzioni". A spiegare le ragioni è il presidente Massimiliano Angori: "A fronte dei 20 milioni previsti di incasso al 31 dicembre di quest’anno, i nostri uffici prevedono un’entrata pari 18 milioni di euro al 31 dicembre 2025". Angori aggiunge: "Un dato che deriva da aspetti puramente tecnici, ma anche da una flessione delle sanzioni rilevate: in questo senso, una buona notizia perché evidentemente significa anche che gli utenti della strada non superano il limite dei 90km/H, predisposto per la sicurezza ed incolumità di ciascuno".

Ma come saranno impiegati i 18 milioni di euro ricavati dalle multe? "Saranno così distribuiti – aggiunge ancora Angori – nella loro gestione diretta da parte dell’ente provinciale: 7 milioni di euro da accantonare al fondo svalutazione crediti; 6,2 milioni di euro saranno trasferiti alla Città Metropolitana e alla Regione Toscana per la manutenzione della Fi Pi Li; 2,2 milioni di euro riguardano le cosiddette spese di gestione (ovvero quelle relative alla gestione amministrativa delle sanzioni, etc). All’ente provinciale rimangono circa 2,6 milioni di euro da investire in opere per la sicurezza della viabilità provinciale, funestata in questo periodo sempre di più anche a causa dei fortissimi eventi meteo che stanno interessando anche la nostra provincia",

Il presidente della provincia aggiunge: "Il tutto si inserisce in una nuova operazione di spending review avviata dal Governo, e che si abbatterà anche sugli enti locali e le province. A cominciare dalla introduzione del tetto del 75% del turn over del personale per le amministrazioni dello Stato a partire dal 2025. In un clima come questo, anche enti come quello provinciale, hanno sempre più difficoltà ad operare sia concretamente sia con una visione progettuale".