Multiutility a patto che...: "Pari dignità tra i territori e Acque spa resti fuori"

Le condizioni del Pd pisano: "Lo statuto della società è in contrasto con il percorso scelto dai soci. Da inserire invece ciclo dei rifiuti ed energia".

Multiutility a patto che...: "Pari dignità tra i territori e Acque spa  resti fuori"

Il segretario provinciale del Pd Oreste Sabatino, il primo da sinistra) con il presidente del consiglio regionale. Antonio Mazzeo qui insieme durante un dibattito alle Officine Garibaldi (Foto Del Punta/Valtriani)

di Gabriele Masiero

PISA

Nessuna preclusione a un dibattito complessivo purché ci sia pari dignità tra i territori e che si parta da un dato certo, la ripubblicizzazione del servizio idrico". Così il segretario provinciale del Pd, Oreste Sabatino, sintetizza il documento appena approvato all’unanimità dalla direzione provinciale del partito che scava un solco significativo rispetto alle posizioni fiorentine, e regionali, dei dem senza però porre pregiudiziali politiche. Semmai, si legge nello stesso documento, "auspichiamo che il percorso avviato a livello regionale, da noi più volte sollecitato, sia l’inizio di una discussione seria e franca nel merito che aiuti a superare rigidità e ideologismi, provando a entrare finalmente nel merito degli argomenti". Già, il merito delle questioni. Perché, secondo Sabatino e tutto il Pd pisano, "il percorso della Multiutility regionale condiziona il nostro territorio e il nostro ambito territoriale proprio in riferimento al servizio idrico integrato e, indipendentemente dalla quotazione in borsa, rappresenta un ostacolo alla ripubblicizzazione dell’acqua". Per intraprendere senza infingimenti l’iter di pubblicizzazione occorre, secondo i dem pisani, portarlo avanti "sulla base del mandato che i soci pubblici hanno dato alla società adottando atti e provvedimenti, e che ciò non venga dettato dai tempi e decisioni di un Tribunale"mantenendo Acque "fuori dal percorso di costruzione della Multiutility, in quanto lo statuto della società e gli obiettivi posti dai soci sono in contrasto con il percorso individuato e scelto in precedenza dai soci di Acque". Ma soprattutto, scandisce Sabatino, facendo inserire il concetto nel documento approvato, "un pezzo di territorio non può decidere da solo obiettivi, contenuti e tempi per la realizzazione della Multiutility toscana e non possiamo permetterci che il tema diventi una discussione tra amministratori delegati delle diverse società, quando dovrebbe essere scelta politica e coinvolgere in primis i soggetti politici, quindi il Pd toscano e tutte federazioni territoriali che lo costituiscono". Un percorso, conclude Sabatino per il partito provinciale, che "deve coinvolgere da subito anche ciclo dei rifiuti e dell’energia, valutando naturalmente step progressivi, ma con la chiarezza dell’obiettivo finale, puntando a non trasformare la nostra provincia il luogo della Toscana dove si realizzano gli impianti senza che ci siano ricadute sulla qualità dei servizi ai cittadini, attenzione ai livelli tariffari, governance che mantenga in capo ai soggetti pubblici ruolo di pianificazione e indirizzo del servizio, scongiurando il ritorno a modelli del passato". "Questo percorso a livello provinciale - conclude Sabatino - è stato possibile grazie anche al contributo dei sindaci".