Prosegue la battaglia intrapresa dall’amministrazione comunale per ripulire Pisa dalle scritte vandaliche. Ieri mattina, in particolare, gli operatori erano al lavoro nell’area monumentale dell’antica Darsena pisana, che comprende la Torre Guelfa. "Si tratta di un intervento molto importante - commenta Giulia Gambini, assessore all’ambiente - che rientra in un programma di contrasto al degrado che la nostra amministrazione comunale sta portando avanti dal 2020 per restituire decoro alla città. In particolare, vogliamo agire sulla rimozione delle scritte vandaliche e delle affissioni abusive che spesso ritroviamo su edifici vincolati e non, sia nelle zone del centro storico che in quelle periferiche". Per effettuare questi interventi il Comune ha siglato un accordo quadro di durata triennale con Avr spa del valore complessivo di 200 mila euro.
"L’obiettivo è quello di consentire interventi costanti e non saltuari. Per questo - aggiunge - alla rimozione delle scritte si affianca un’attività di monitoraggio che permette alla ditta con cui è stato siglato l’accordo di intervenire tempestivamente nel caso in cui compaiano nuove scritte. E abbiamo potuto constatare che questi interventi tempestivi hanno un effetto deterrente". Per quanto riguarda l’operazione di ripulitura in atto alla Torre Guelfa, Gambini afferma che si tratta di un "intervento particolarmente significativo dal momento che avviene su un immobile vincolato e, dunque, è seguito a un percorso che abbiamo fatto in accordo con la sovrintendenza. In più, con l’assessore Bedini abbiamo agito per interdire l’accesso all’area, tramite una cancellata, per contrastare fenomeni di degrado sociale e preservare tutta la zona monumentale".
Da gennaio fino al 15 maggio sono stati 185 gli interventi per la rimozione dai muri delle scritte abusive, per una superficie complessiva di 1.115 mq di cui 27 in pietra, con un impegno di spesa che attualmente si aggira intorno ai 27 mila euro. L’azienda Avr utilizza per le operazioni un macchinario che non rilascia polveri in quanto protetto da una cappa che ne consente l’utilizzo anche in ambienti chiusi, senza necessità di protezioni o uso di prodotti chimici.
"E’ importante far sapere ai cittadini - conclude l’assessore Gambini - che anche loro possono contribuire a questo importante intervento inviando segnalazioni al Comune. Saranno poi date indicazioni alla ditta per intervenire".
Stefania Tavella