Un 2024 di successo per il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa che ha chiuso l’anno con 77.492 visitatori. In tutto, otto le mostre temporanee ospitate, tra cui la mostra "Inconsapevoli invasori", dedicata alle specie aliene e visitabile ancora fino al 25 gennaio, e 55 eventi che hanno animato la vita culturale del Museo, offrendo occasioni di approfondimento, divulgazione scientifica e intrattenimento dedicati a pubblici con età ed esigenze diversificate.
Significativa anche la presenza delle scuole con 18.480 fra alunni e insegnanti, 789 classi e 1.650 visite e attività educative. Non sono mancati gli eventi di accoglienza e inclusione psicosociale di pubblici con bisogni specifici e disabilità, in tutto 38, con percorsi personalizzati e di accompagnamento alla conoscenza del museo, per la socializzazione e il benessere delle persone, in collaborazione con associazioni, centri diurni e Rsa.
"Siamo molto contenti di questi risultati, sia per la qualità delle iniziative che abbiamo promosso sia per la risposta del pubblico e in particolare delle scuole - afferma la direttrice Elena Bonaccorsi -. È stato un anno di lavoro intenso perché ciascun visitatore potesse vivere nel nostro museo un’esperienza interessante e piacevole. E anche per preparare le prossime novità".
Tra i progetti in serbo per il 2025 spicca l’apertura di una mostra di grande rilievo: il 14 febbraio inaugurerà una straordinaria esposizione dedicata ai dinosauri, pensata per affascinare visitatori di ogni età e approfondire l’evoluzione di questi straordinari abitanti del passato. In concomitanza alla mostra verranno proposti eventi a tema come conferenze, presentazioni di libri, attività didattiche.
"Come amministrazione comunale - commenta il sindaco Ghimenti - riteniamo il Museo di Storia Naturale un vero e proprio patrimonio del territorio. Il numero dei visitatori, raggiunto grazie alla ricchezza dell’offerta stabile e all’apporto di mostre temporanee sempre molto interessanti, unito alla qualificata offerta formativa delle scuole, fa del museo un grande esempio".