"Musica nel sangue", concerto nel cuore del Cep

Giovedì i brani eseguiti in piazzale Donatello dal direttore d’orchestra Carlo Franceschi

"Musica nel sangue", concerto nel cuore del Cep

Giovedì i brani eseguiti in piazzale Donatello dal direttore d’orchestra Carlo Franceschi

Un’orchestra di musica classica suonerà nel cuore del Cep. È l’iniziativa "La Musica nel Sangue", che prenderà il via giovedì 19 settembre con il concerto gratuito, con orchestra da camera e tenore, tenuto del direttore d’orchestra Carlo Franceschi in piazzale Donatello, dove dalle 18.30 risuoneranno alcuni dei brani più conosciuti della musica classica e che diventerà un vero e proprio momento di festa e convivialità per l’intero quartiere, grazie al dj set di Alain Mini.

Un progetto che punta a rivitalizzare il quartiere popolare e, dice il presidente di Confcommercio Pisa Stefano Maestri Accesi, "che ha l’ambizione di abbattere le barriere sociali ed economiche che limitano l’accesso alla cosiddetta musica colta, rendendola disponibile e fruibile per tutti. La nostra associazione vuole essere sempre più presente e capillare nella vita sociale ed economica della città, ed è per noi motivo di orgoglio sostenere concretamente un progetto così nobile attraverso il linguaggio universale della musica".

Un evento che, oltre ad avvicinare la musica alle persone, punta anche a sensibilizzare. "Durante gli eventi - spiega la coordinatrice del progetto, Lucia De Benedittis - saranno allestiti stand informativi grazie all’impegno dei volontari dell’AIL mobilitati per fornire informazioni, supporto e raccogliere fondi per la ricerca". "La presenza di Carlo Franceschi – aggiunge ancora De Benedittis –, oltre a dare prestigio all’evento, rappresenta un messaggio di speranza e resilienza per tutti coloro che lottano contro queste malattie".

Ed è proprio il direttore d’orchestra Franceschi a raccontare quanto per lui è importante l’evento: "Nel 2017, nel pieno della maturità professionale, è arrivata la doccia fredda della malattia ematologica che mi porto dietro da allora sino a oggi. Nonostante la malattia, supportato da bravi medici e dalle cure necessarie continuo a lavorare, vivere la musica mi ha fatto sopportare meglio le problematiche di salute, comprese le forti cure alle quali sono stato sottoposto in questi anni. Nel tempo - continua Franceschi - comincio a maturare l’idea di creare un organismo socio culturale che possa sensibilizzare il mio pubblico. Due persone eccezionali nonché stimati amici come Lucia De Benedittis ed Enrico Signorini, sostengono da subito la mia idea e grazie alla loro energia ho potuto concretizzare questo progetto".