PISA
Oggi alle 17.30 alla Libreria Erasmus presentazione del libro “Domenico Scarlatti. "Vivi felice". Vita e opere di Scarlattino, Cavaliero di San Giacomo” del pianista Sandro Ivo Bartoli, dialogherà con l’autore il compositore e critico musicale Luca Fialdini. "Nel tempo sospeso della pandemia, in un mondo percosso e attonito dove si sbircia il prossimo incorniciato in videoconferenza, il Bartoli che s’inventa? Offre in dono a quell’umanità svuotata e prigioniera il balsamo quotidiano d’una Sonata di Domenico Scarlatti. Si mette in testa di suonarle tutte e 555, una al giorno, infallibilmente a memoria, e di metterle a disposizione di tutti su YouTube, facendone precedere l’esecuzione, giocoforza domestica, da una breve presentazione bilingue, in italiano e in inglese. L’esecuzione integrale delle Sonate si arricchì allora di letture, di studi, di ricerche, di tentativi di rispondere ai tanti interrogativi e misteri che circondano la biografia sfuggente del Cavaliere di San Giacomo. L’esito di quell’amore totale non poteva essere che un libro".
Così l’illustre storico della musica Alberto Batisti, nell’introduzione al volume “Domenico Scarlatti, Vivi felici. Vita e opera di Scarlattino, Cavaliere di San Giacomo” di Sandro Ivo Bartoli, racconta la genesi di questa prima monografia in lingua italiana da più di un trentennio interamente dedicata al genio napoletano di Domenico Scarlatti.
Nato e vissuto a Pisa e protagonista di un importante carriera internazionale, Sandro Ivo Bartoli, pianista italiano prestato alla penna, si avvale delle più moderne ricerche in ambito scarlattiano e ricostruisce la biografia del suo soggetto con rigore, seguendone le tracce attraverso la geografia dei numerosi – e documentati – spostamenti che l’irrequieto compositore intraprese. Se la biografia di Scarlatti era lacunosa, tanto che lo studioso americano Joel Sheveloff arrivò a supporre che Domenico
avesse assoldato una spia per cancellare ogni sua traccia dalla storia, dal libro di Bartoli emerge il ritratto di un uomo affascinante: randagio e ribelle, schivo e gaudente, autore recalcitrante (pubblicò solo una raccolta di 30 sonate per cembalo), che però ci ha lasciato migliaia di pagine di musica immortale, tutta giunta sino a noi in copie manoscritte ma non autografe.
L’ultima parte del volume propone, per la prima volta nella vasta bibliografia scarlattiana, un commento ad ognuna delle Sonate per cembalo.