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Navicelli Altolà della Lega: "L’Authority non si tocca. Porta ricchezza ai pisani"

Il Carroccio, con Ziello e Pasqualino: "Volontà non condivisa con il sindaco. Viste le disponibilità finanziaria degli imprenditori della nautica pronti a comprare. quote, paghino canoni più alti, oggi sono sproporzionati ai loro profitti monstre". .

Il canale dei Navicelli,. arteria che collega il porto di Livorno e il polo nautico pisano

Il canale dei Navicelli,. arteria che collega il porto di Livorno e il polo nautico pisano

"Rimaniamo stupiti dall’uscita del vicepresidente di Confindustria Pisa, Stefano Bottai, in merito alla volontà di entrare nel board della Port Authority con proprie quote per voler avere un ruolo da protagonista all’interno della società". Altolà a distanza del deputato leghista Edoardo Ziello e della Lega pisana al vicepresidente dell’Unione industriale Pisana (e di Toscana Aeroporti) per il suo intervento al convegno sulle "vie d’acqua" organizzato dalla rivista "EXL", quadrimestrale di Uip.

"Una volontà – puntualizza Ziello – non condivisa con il sindaco, Michele Conti, che sorprende per due ordini di ragioni. Intanto le associazioni di categoria, senza partecipare al capitale della società, hanno già un proprio rappresentante - in consiglio di amministrazione -, grazie alla modifica statutaria, registrata due anni fa, con la quale si è passati dalla Navicelli srl a Port Authority: la dottoressa Linda Stivala rappresenta proprio la parte privata nel cda. E poi perché non si può far entrare nella società dell’ente controllore gli stessi controllati, in questo caso i rappresentanti dei cantieri navali. Fare diversamente significherebbe creare un gigantesco conflitto di interessi sul quale la Lega di Pisa si opporrà sempre, senza contare i riflessi della legge che impediscono operazioni di questo genere. Piuttosto, vista la disponibilità finanziaria dei rappresentanti della nautica pronti a comprare quote, sarebbe opportuno valutare un loro maggior impegno nel pagamento dei canoni, decisamente irrisori rispetto al mega profitto che si fa in quell’area".

"Senza contare che con i 30 milioni fatti arrivare dal nostro deputato Ziello – incalza la nota della sezione pisana della Lega -o, gli investimenti dei privati sono stati non solo blindati, ma più che assicurati per i prossimi 50 anni. Ci sono cantieri navali che pagano 56mila euro di canone a fronte di 20 milioni e 774mila euro di fatturato o addirittura cantieri che pagano soltanto 70mila euro di canone a fronte di 74 milioni di fatturato. Un dato Ziello – da cifre monster che dovrebbe indurre ad una riflessione circa l’opportunità di mantenerli invariati".

"La Darsena pisana, grazie all’importante finanziamento che ho portato – sottolinea il deputato Ziello – ha ciò che le occorre per essere davvero competitiva in tutto lo scenario mondiale con la Port Authority che deve rimanere in mano pubblica, senza ingerenze".

"Spiace constatare che Confindustria non abbia menzionato la disponibilità di Port Authority da sempre pronta ad ascoltare e, nei limiti del possibile, a dar concreta risposta alle richieste provenienti da tutti gli operatori che gravitano nell’area da essa gestita – è il commento del presidente Luciano Del Seppia – . Fra queste basta ricordare la predisposizione del progetto certificato necessario all’ indizione in tempo utile del bando di gara europeo per la realizzazione del primo dei tre lotti da 10 milioni, già menzionati e messi a disposizione dal Ministero, che finalmente dopo tanti anni permetteranno nel prossimo triennio di ultimare le opere di difesa spondale, offrendo migliore navigabilità del canale Navicelli nonché l’avvio della fase progettuale del nuovo ponte sullo scolmatore che renderà possibile un più agevole sbocco al mare delle imbarcazioni, in un mercato sempre più in espansione sia nella costruzione che nel refitting e l’inizio della fase progettuale del nuovo ponte sullo scolmatore da parte della Regione Toscana su sollecitazione della Port Authority di Pisa che, insieme all’Autorità Portuale di Livorno, ha contribuito a definirne fattivamente le scelte progettuali".

"Pisa ha già sperimentato in passato la cessione di quote a privati – conclude il capogruppo in consiglio comunale e segretario Giovanni Pasqualino – basta pensare alla vendita delle azioni Satrelative al nostro scalo aeroportuale. La Port Authority deve rimanere pubblica perché è una società solida, capace di attrarre imprenditori, generare risorse per le casse comunali e, di conseguenza, portare benefici diretti ai cittadini. E grazie agli investimenti previsti e già approvati in Consiglio comunale all’interno del bilancio – 30 milioni di euro nei prossimi tre anni – la nostra partecipata diventerà ancora più strategica e competitiva, con ricadute positive per l’intera comunità".

pa.zer.