ILENIA PISTOLESI
Cronaca

"Negli ultimi giorni di vita in clinica ha voluto le foto della piccola Olivia"

L’imprenditrice Emanuela Mussida in gioventù ha avuto con Piersilvio una figlia, Lucrezia, che l’ha appena resa nonna: "Silvio era dotato di un’empatia straordinaria. Per me conoscerlo è stato un privilegio" .

Castelnuovo Valdicecina (Pisa), 14 giugno 2023 – "L’uomo pubblico è anche un uomo privato. Così ti ho conosciuto e così ti ricorderò per sempre".

Emanuela Mussida, dopo la relazione giovanile con Pier Silvio Berlusconi ,è rimasta in una bolla di silenzio. Quello stesso silenzio che il primo amore del figlio del Cavaliere, ha scelto come consacrazione di vita trasferendosi a Castelnuovo Valdicecina, dove fa l’imprenditrice, si occupa di animali abbandonati ed è consigliera comunale in maggioranza.

Emanuela Mussida
Emanuela Mussida

Una quiete lontana in maniera siderale dal gossip che dilagò sul suo fidanzamento con il rampollo di casa Berlusconi alla fine degli anni ‘80, un colpo di fulmine con Pier Silvio (erano entrambi poco più che ragazzini) da cui nacque Lucrezia, nipote di Silvio Berlusconi, che due anni fa lo rese bisnonno.

Di una bimba, Olivia. La morte del Cavaliere porta l’imprenditrice 53enne a pescare nelle acque più profonde del mare dei ricordi di Arcore.

Mussida, cosa è stato per lei Silvio Berlusconi?

"È stato un nonno e un bisnonno affettuoso. Gli ho voluto bene, glene vorrò sempre. Ed è stato l’uomo più intelligente, carismatico e generoso che ho avuto la fortuna di incontrare nella mia vita e con il quale ho potuto condividere una parte della mia famiglia".

Quando ha incontrato per la prima volta il Cavaliere?

"Nel gennaio 1986, avevo appena conosciuto Pier Silvio e ci eravamo innamorati. Andai a Arcore a una festa: ero solo una ragazzina timida, lui era già un gigante. Non mi ha mai messo a disagio. Non lo ha mai fatto con nessuno, non era nel suo stile. E provo un profondo senso di angoscia rispetto a ciò che leggo sui social dopo la sua morte, un massacro, un linciaggio che fa male. È morto un uomo, rispettiamolo e rispettiamo il dolore dei suoi cari. Troppo spesso ci si dimentica che i personaggi pubblici sono anche dei padri, dei nonni. Sono persone che hanno una famiglia che li ama e, indipendentemente dalle idee politiche, leggere certi commenti addolora. Parliamo di una personalità omaggiata in maniera bipartisan e ricordata con belle parole dai grandi di tutto il mondo. Berlusconi era un uomo che non capiva l’odio che veniva covato verso di lui. A maggior ragione, questo linciaggio sui media addolora".

Che significa?

"Per Silvio, che era un uomo dotato di un’empatia straordinaria, era difficile accettare che qualcuno potesse avercela con lui".

Quando ha visto per l’ultima volta Berlusconi?

"Nel settembre del 2019 al matrimonio di mia figlia Lucrezia. Con lui era così: capitava di non rivedersi per anni e quando poi accadeva, riportava a galla aneddoti, episodi. Per me, che ero giovanissima, conoscere quest’uomo è stato davvero un enorme privilegio: era capace di riempire una stanza solo con la sua presenza. Andrò domani ai funerali di Stato".

Ha sentito qualche familiare stretto in questi giorni?

"Oltre a mia figlia, ho scritto un messaggio a Marina (la primogenita del Cavaliere). Sta vivendo un dolore enorme. Negli ultimi giorni di vita in ospedale ha voluto vedere le foto della nostra nipotina".