Pisa, 28 gennaio 2025 – Le strade di Pisa tornano a sporcarsi di sangue dopo i due incidenti, avvenuti nella mattinata di ieri in via del Brennero a Pisa e in via Lenin a San Giuliano, nei quali sono morti due uomini. Le prime vittime della strada nel pisano, che si uniscono alla lista di chi purtroppo, ogni anno perde la vita sull’asfalto.
Secondo i dati dell’Automobile club Italia (Aci), nel 2023 (ultimo anno in cui al momento sono disponibili rilevazioni sul piano locali) sono stati 28 i morti e 2071 i feriti nei 1556 incidenti stradali avvenuti nella provincia di Pisa. Un dato che fotografa una situazione in lieve peggioramento rispetto al 2022, dove gli incidenti erano stati 1528, con 20 morti e 2045 feriti. Circa un terzo (552) dei sinistri è avvenuto nel comune di Pisa che ha causato 5 morti, al quale segue Pontedera (153 e 4 morti) e Cascina (149 e 1 morto). Secondo l’Aci, sono 2917 i veicoli coinvolti nei vari sinistri di cui la stragrande maggioranza (1962) automobili e motocicli (408), ma non sono da sottovalutare anche i veicoli commerciali (177), i velocipedi e le biciclette (171) e i motorini (96).
Una piccolissima ma rumorosa quota di incidenti è causata ai monopattini elettrici, che hanno sulle loro spalle la responsabilità di meno dello 0,8% dei sinistri. Riguardo le cause, il rapporto dell’Aci parla chiaro: chi non rispetta i segnali stradali è responsabile di quasi un terzo degli incidenti (358), pari al 21,05% delle morti su strada.
Pericolossissima anche la guida distratta, che nel 2023 ha causato ben 292 sinistri e il 15,79% decessi. Molto frequenti gli urti per non aver rispettato la distanza di sicurezza, all’origine di 163 incidenti e del 10,53% delle uccisioni di persone. Tuttavia, la principale causa di mortalità per gli utenti della strada è la guida contromano che, sebbene abbia comportato ‘soltanto’ 74 sinistri, è responsabile del 26,32% dei mortali. Da non sottovalutare anche le strade, soprattutto le urbane, dove nel 2023 sono avvenuti 818 incidenti (più del doppio) con un tasso di mortalità dell’8,56%. Male anche le altre strade entro l’abitato, dove sono stati causati 294 sinistri e il tasso di mortalità è del 6,8%. Ma la pericolosità più elevata si ha nelle strade provinciali, che sebbene siano responsabili di meno di 1/5 degli incidenti, ha un tasso di mortalità del 46,32%. "Da una prima lettura dei dati nazionali del primo semestre del 2024 – afferma il direttore Aci Pisa, Francesco Bianchi (foto) – gli incidenti in Italia sono purtroppo in aumento".