
Nel campeggio "Temi di guerra e confronti"
"Ribellarsi alla cultura della guerra". E’ stato questo il filo conduttore della giornata di ieri con il Movimento no Base nè a Coltano né altrove. Il via con assemblea "Disertare la Guerra" su sciopero e forme di sabotaggio della filiera della guerra – spiega una nota – in cui "ci vogliamo confrontare con i protagonistiə delle mobilitazioni e delle opposizioni concrete alla guerra e sulle tante forme in cui è stata declinata". Obiettivo: dare continuità alla costruzione di un movimento contro la guerra e per la pace di cui è sempre più oggettiva la necessità. Altro tema "Disarmare la guerra": focus su occupazioni e missioni militari, logistica di guerra e militarizzazione delle frontier; un momento per ricostruire la filiera della guerra attraverso i territori, "da quelli a noi più vicini fino alle proiezioni nel Mediterraneo allargato; un momento di confronto collettivo per far comunicare le nostre lotte e costruire una cooperazione sempre più efficace e trasversale".
Infine la tavola rotonda sul "Desecretare l’Economia di Guerra" con gli interventi di Martina Pignatti (Rete Pace Disarmo), Andrea Fumagalli (Effimera, online), Simone Siliani ( Fondazione Finanza Etica) e realtà come Il collettivo di Fabbrica GKN, Fridays for Future e GreenPeace per capire come si articola l’economia di guerra e su chi ricadano i suoi costi, in termini ambientali, sociali ed economici in un ottica di una conoscenza condivisa e comune. La giornata si è conclusa con la passaggeta di lotta dai Tre Pini per esplorare la militarizzazione del territorio intorno a San Piero a Grado.
Stamani alle 10 assemblea plenaria conclusiva.