Mario Ferrari
Cronaca

Nella palestra robotica: ‘Dove i pazienti tornano a vivere. Sono 300 all’anno’

La Nazione ospite della struttura dell’Università di Pisa con il direttore Carmelo Chisari

Alcuni momenti della riabilitazione nella palestra di via Gargalone 25

Alcuni momenti della riabilitazione nella palestra di via Gargalone 25

Pisa, 7 aprile 2025 – A un passo dall’Ikea e dai cantieri dove vengono costruiti gli yacht, ci sono 600 metri quadri di pura innovazione. Che sia un posto speciale lo capiamo prima ancora di entrarci, quando sull’uscio incontriamo una giovane paziente, reduce da un ictus che le ha compromesso la mobilità della parte destra del corpo che ha appena finito la sessione riabilitativa, che ci tiene a ringraziare immensamente il direttore della struttura Carmelo Chisari, nostro accompagnatore, per averla aiutarla a tornare a vivere.

Chisari ricambia il saluto, poi ci fa accomodare nel Centro universitario di Medicina riabilitativa e dello sport, la “palestra robotica”. L’edificio in via Gargalone 25 che dal 2018 è un centro di riferimento per la riabilitazione con le tecnologie più all’avanguardia del mondo, trattando annualmente circa 300 tra pazienti neurologici, affetti da sclerosi o ictus, ortopedici e anche sportivi come i beniamini locali del Pisa Sporting Club, grazie a un team di quasi 30 persone tra fisioterapisti, fisiatri, medici dello sport, ingegneri, infermieri e specializzandi.

“Ci arrivano tantissime richieste da tutta Italia per poter essere curati qui – dice Chisari – e cerchiamo di accontentare tutti con esperienza e qualità tanto di strumentazione, quanto di medici e tecnici”. La visita comincia subito dal pezzo forte: la sala per gli esercizi dove i pazienti, giovani atleti ma anche persone anziane con problemi di deambulazione, sono occupati tra tappeti mobili che analizzano la postura con l’intelligenza artificiale e pedane interattive high-tech per tornare in equilibrio. Tra i pesi di ultima generazione, magnetoterapia, strumentazioni a laser e onde d’urto, la nostra attenzione viene catturata da Alter-G: tapis roulant antigravitazionale creato dalla Nasa che, grazie a un involucro gonfiabile, rimuove la gravità e permette di camminare come sul terreno lunare.

Poi, il professor Chisari ci porta nella stanza della riabilitazione delle mani dove possiamo apprezzare Gloreha Sinfonia Plus, il guanto robotico di ultima generazione: basta indossarlo per avere un supporto che muove la nostra mano facendole prendere e spostare oggetti o, per i più arditi, giocare a speciali videogiochi riabilitativi e interattivi. Nella stanza a fianco si trova Soft Hand Pro, la protesi di braccio e mano targata Centro Piaggio di Unipi che grazie a un collegamento con l’intelligenza artificiale sostituisce in pieno l’arto mancante, usandola con la forza del pensiero (o meglio dei neuroni) e l’attivazione dell’arto abile.

La visita si conclude con una promessa: la prossima volta che torneremo potremo provare anche Alex RS, un esoscheletro robotico per la riabilitazione degli arti superiori, avanguardia assoluta della robotica indossabile che andrà ad arricchire le tecnologie già presenti. Il professor Chisari ci saluta ribadendo che “l’obiettivo è diventare un punto di riferimento e un’eccellenza nel Centro Italia, per questo abbiamo investito per avere le apparecchiature robotiche migliori in commercio, permettendo così un’altissima qualità delle cure. L’Unipi ha grandi aspettative per il Centro e noi faremo il possibile per abbracciare l’assistenza alle persone con le missioni di ricerca e didattica”.