"Nelle ore peggiori interventi solo all’interno"

L’impresa Caravelli: "Garantire sicurezza e più tutele per tutti"

"Nelle ore peggiori interventi solo all’interno"

"Nelle ore peggiori interventi solo all’interno"

Lavorare d’estate, la voce delle imprese su rischi e sicurezza: "Cassa integrazione sì, ma dovrebbe essere pagata al 100% sia per il caldo che per la pioggia, altrimenti gli operai preferiscono sacrificarsi e lavorare pur di avere qualcosa in più in busta, mentre per la pioggia sono costretti a farla più spesso e non sempre sono contenti". A dirlo è Marilina Caravelli, dell’impresa edile Caravelli, di Pisa e che conta tra i 12 e 13 lavoratori tra operai e amministrativi. Lavorare sotto il sole d’estate che frigge l’asfalto pisano non è facile e le aziende edili devono organizzarsi, arrivando a piccoli escamotage per non mettere a rischio i lavoratori e garantire la loro sicurezza: "Cerchiamo di evitare di lavorare – spiega Caravelli -, dove picchia il sole e fare nelle ore più calde ci spostiamo lavori interni, ci muoviamo dove possibile guardando a come gira il sole, oltre ovviamente a prevedere acqua fresca e punti di rinfresco. Consigliamo sempre di bere tanto e di bagnarsi, oltre ad evitare i lavori fatti proprio sotto il sole. Però non è semplice a livello organizzativo – prosegue -, sia trovare sempre dei lavori che si possono fare in zone più fresche, e non sempre è possibile avere ristrutturazioni interne, dove anche lì ci sono regole da rispettare, sulle limitazioni delle immissioni sonore nell’ambiente". Tornando alla cassa integrazione invece Caravelli lo definisce un sistema farraginoso: "Lo abbiamo usato poco - spiega -. Viene data solo per determinati tipi di lavoro e non vale per tutti, ad esempio in caso di ristrutturazioni vale solo quando devi fare lavori sul tetto e non interni". Inoltre, denuncia sempre Caravelli: "Il nostro personale varia con età che vanno dai 30 anni, ma anche a personale esperto ultrasessantenne che avrebbe bisogno di più tutele visto il tipo di lavoro usurante".

EMDP