Pisa, 21 giugno 2016 - Una serie di "buchi" che gettano ombre sui servizi educativi comunali. Prima il caso-choc dei maltrattamenti esploso a febbraio e finito con l’arresto della maestra Sonia Ori, poi licenziata senza preavviso insieme a una collega. Poi un fuoco incrociato di polemiche (anche sul ruolo e l’assenza prolungata del coordinatore pedagogico), le dimissioni di due comitati di gestione e infine l’ultimo episodio, ancora al nido del Cep. E ancora al centro un bambino. Bufera su bufera: un problema che, adesso, diventa anche politico con il pressing – espresso a più voci – affinché l’assessore Chiofalo faccia un passo indietro e rassegni le proprie dimissioni. Richieste sulle quali il sindaco Filippeschi, nella giornata di ieri, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Il «buco». L’episodio è avvenuto giovedì scorso (9 giugno) al nido del Cep durante l’ora di entrata: una bambina tra i più grandi è uscita dal cancello della scuola ed è stata recuperata – fortunatamente illesa – da un residente quando già aveva raggiunto i palazzi di fronte, attraversando da sola la strada. Le educatrici hanno comunicato il fatto alla direzione servizi educativi la mattina di martedì 14 giugno. Perchè questo «buco» di cinque giorni? Altra anomalia: il documento di Palazzo Gambacorti con il quale si rende noto il caso, è stato diffuso nel pomeriggio di sabato 18, dopo che al mattino si era svolta una conferenza stampa del gruppo «Pisa nel cuore» e dopo la denuncia – arrivata alla nostra redazione – dalle mamme del Cep. Nel testo si legge però «le educatrici hanno comunicato il fatto alla direzione servizi educativi ieri mattina (martedì 14)». Una svista che però farebbe pensare che il comunicato è rimasto in stand-by per diversi giorni, forse in attesa dell’evolversi degli avvenimenti.
Il dopo. Una «grave inadempienza» contestata alla ditta Elior spa, cui fanno capo le ausiliare che non avrebbero controllato. E provvedimenti in fase di valutazione per le insegnanti presenti al momento della ‘fuga’ della piccola dalla scuola per le quali l’accusa sarebbe la ‘mancata informazione’ alla direzione, come avvenuto mesi fa per i comportamenti violenti delle educatrici. «La dirigente dei servizi educativi Laura Nassi – spiegano le mamme – ci ha confermato che sarà Elior e non il Comune a valutare gli eventuali provvedimenti nei confronti delle ausiliare che erano impegnate in cucina, ausiliare che sono le stesse non a caso che hanno denunciato i maltrattamenti. Ad Elior è stata comunque contestata una inadempienza grave, con la motivazione che è fondamentale la presenza nella zona ‘filtro’ in ingresso e uscita, visto che l’insegnante è impegnata nell’ascolto dei genitori».