REDAZIONE PISA

’No Base’, le 8mila firme contro Bani consegnate in consiglio regionale

Il movimento accusa: "Fu il presidente a proporre l’area Cisam per la nuova sede". E per domenica lancia una nuova iniziativa pubblica per il monitoraggio.

Lorenzo Bani, presidente del Parco di San Rossore

Lorenzo Bani, presidente del Parco di San Rossore

Il Comitato No base, martedì scroso, si è presentato sotto il consiglio regionale a Firenze per consegnare le 8mila firme raccolte per le dimissioni del presidente del Parco di San Rosore Lorenzo Bani. In una nota, il movimento scrive che "Bani è stato il primo a proporre l’area del Cisam come possibile collocazione della nuova sede dei reparti d’eccellenza dell’Arma dei Carabinieri. Un’area militare ma che a partire proprio dall’istituzione del Parco nel 1978 dovrebbe essere dismessa e soprattutto chiediamo che sia gradualmente rinaturalizzata. La previsione di un centro operativo per i corpi speciali e l’impatto antropico che ne consegue non è certo compatibile con i delicati equilibri caratteristici delle Zone a Protezione Speciale della rete Natura 2000. Ancora oggi con un reattore nucleare spento dal 1980 e che da allora attende invano di essere dismesso il Presidente del Parco ha il coraggio di parlare di riduzione del consumo di suolo, quando le carte illustrate in Parlamento indicano chiaramente come verranno distrutti decine e decine di ettari di “selva costiera di Toscana“, preziosa riserva della biosfera tutelata dall’Unesco dal 2004. Ma Bani è solo la punta dell’Iceberg di un sistema che rigettiamo e contestiamo, una politica di mercificazione del territorio tesa a favorire interessi privati speculativi e a permettere la progressiva militarizzazione del territorio, sfavorendo il bene comune e gli interessi prevalenti delle comunità. Invitiamo tutti e tutte domenica 22 per una nuova giornata di monitoraggio del territorio ai Tre Pini intorno al Cisam. Venite a conoscere il patrimonio naturale che lor signori desiderano distruggere".

Carlo Venturini