STEFANIA TAVELLA
Cronaca

"Non si considera l’Italia di oggi"

"Le nuove linee guida sembrano più improntate a valorizzare un’ideologia politica e elementi di bandiera che a dare una visione...

"Le nuove linee guida sembrano più improntate a valorizzare un’ideologia politica e elementi di bandiera che a dare una visione della società di domani". Così Michelangelo Betti, docente di scuole superiori e sindaco di Cascina, esprimendo un giudizio negativo sulle indicazioni di Valditara relative ai nuovi programmi ministeriali che saranno discusse nelle prossime settimane.

Cosa non la convince?"La scuola deve formare la classe dirigente e i futuri lavoratori, ma prima di tutto deve formare cittadini di domani, e non penso che ciò sia fattibile mettendo sul piatto elementi nostalgici, come lo studio della Bibbia e del latino. Questa proposta sembra costruita su un’astratta difesa dell’identità nazionale che non considera l’Italia di oggi".

Qual è l’Italia di oggi?"Un Paese dove ormai tutte le classi presentano quote di studenti stranieri che non possono essere sottovalutate. Qui a Cascina l’8% della popolazione residente è puramente straniera, poi ci sono i casi di doppia nazionalità. Mi sarei aspettato un lavoro frutto di un’analisi della nostra società, sempre più composita. L’obiettivo della scuola deve essere quello di formare cittadini consapevoli, anche quelli nati e cresciuti nel nostro Paese in famiglie non italiane".

Reintrodurre il latino. È un ritorno al passato?"Sono sempre stato dubbioso sull’idea che puntare sull’informatica o materie operative e poco sulla riflessione fosse la ricetta migliore per la scuola, ma qui si va all’estremo opposto. La scuola dovrebbe essere uno spazio di confronto e di costruzione dell’identità di un cittadino".

E la proposta di leggere la Bibbia in classe?"La ritengo eccessiva. Si criticano i Paesi arabi per l’identità tra Stato e religione, ma queste linee guida sembrano andare proprio nella direzione di un riavvicinamento. Bisognerebbe, invece, iniziare a capire che la società di oggi è molto più complessa e spesso comprende diverse nazionalità al proprio interno, interrogandosi su come risolvere le difficoltà che si possono creare, piuttosto che assecondare richiami nostalgici".