Antonia Casini
Cronaca

Nonno accusato di violenze, assolto dopo sette anni: “Questa è la fine di un incubo”

All’uomo (un 80enne del pisano) era contestato di aver toccato le nipotine e un’altra bimba. Due famiglie si erano costituite parte civile, ma per il pm le prove non erano sufficienti

Le accuse erano gravissime per un nonno del pisano a giudizio con tre capi di imputazione. E' stato assolto (Foto di repertorio Ansa)

Le accuse erano gravissime per un nonno del pisano a giudizio con tre capi di imputazione. E' stato assolto (Foto di repertorio Ansa)

Pisa, 8 febbraio 2025 – Ora ha 85 anni ed è rimasto sotto processo per sette per violenza sessuale, ieri è stato assolto. Le accuse erano gravissime per un nonno del pisano a giudizio con tre capi di imputazione. Tre gli episodi contestati in cui avrebbe toccato le due nipotine e un’altra nipotina (cugine fra loro). Sul divano, in un boschetto ed un’altra, la più piccola, mentre la dondolava tra le braccia. Una storia difficile anche da raccontare – di cui omettiamo qualsiasi riferimento per tutelare le minori – che risale al 2018.

Le minori erano state già sentite in sede di sommarie informazioni dal consulente e dalla polizia giudiziaria e poi con l’incidente probatorio. Ed è stato proprio questo uno dei punti su cui ha lavorato la difesa che evidentemente ha convinto il collegio (presidente Giulio Cesare Cipollettaa latere Giovanetti e Tellarini): “Ci sono stati gravi errori metodologici e i fatti non erano contestualizzati e circostanziati”, hanno sostenuto in aula i difensori dell’anziano, gli avvocati del foro di Pisa, Maria Concetta Gugliotta e Alberto Marchesi.

All’epoca era stato il racconto di una delle bambine alla mamma a far partire il procedimento che ha portato un’intera famiglia, tra persona accusata e parti civili, con gli avvocati Aurora Matteucci e Luca Innocenti. L’imputato ha sempre negato la sua responsabilità. Ieri pomeriggio il pubblico ministero (Da Giancarlo Dominijanni il caso è passato a Lydia Pagnini), ha chiesto l’assoluzione dell’uomo per “insufficienza probatoria”.

“È stata una lunga battaglia giudiziaria – hanno spiegato i legali dell’uomo – Tutto il procedimento si basava sulle dichiarazioni delle bambine che all’epoca avevano poco più di 10 anni. “È stata la fine di un incubo”, ha detto l’85nne in aula alla lettura della sentenza.

Adesso, le parti leggeranno le motivazioni dei giudici. Le famiglie delle piccole si erano costituite parti civili. Decideranno se fare appello.