MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Normalista. E si laurea a 20 anni: "Il mio obiettivo? Studiare ancora"

Camilla, origine aquilana ha discusso una tesi in filosofia, voto 110 e lode: "Ho fame di conoscenza" .

Camilla Spezza

Camilla Spezza

di Mario Ferrari

PISA

Da Pisa arriva una corona d’alloro da record. La normalista Camilla Spezza, originaria dell’Aquila, è una delle più giovani laureate d’Italia avendo conseguito a soli 20 anni il titolo triennale. Studiosa sfegatata, dopo il diploma di liceo classico Camilla non ha avuto dubbi: è riuscita a frequentare i corsi della Scuola Normale, laureandosi all’Università di Pisa con 110 con lode con una tesi su "Thaumazein, thinking, pluralità. Filosofia e politica nella riflessione di Hannah Arendt", diventando una delle più giovani del Paese. Un risultato frutto di tanto impegno, preparazione ma soprattutto passione. Come è riuscita nell’impresa?

"Premettendo che sono entrata un anno prima a scuola, ce l’ho fatta perché ho concluso tutti gli esami della triennale in 2 anni, anticipando quindi il percorso. Sono felice ed emozionata per questo risultato a cui ambivo tantissimo e per il quale mi sono preparata molto".

È stato difficile?

"Abbastanza ma gli argomenti erano talmente interessanti che non mi è pesato troppo. Anzi, al contrario mi è piaciuto".

È una studentessa appassionata.

"Sì. Sono cresciuta in un contesto in cui alla cultura è stato dato tanto valore, e penso di essere nata con una predisposizione verso lo studio: mi è sempre piaciuto molto e non l’ho mai vissuto come un peso".

I risultati si vedono.

"Ho sempre avuto molta fame di conoscenza, mi piace esplorare, capire e conoscere e lo studio è uno strumento importantissimo, dal momento che la cultura è un’arma che nessuno ci può togliere".

Immagino che la filosofia sia la sua materia preferita.

"Assolutamente. La filosofia ci insegna a mettere al primo posto le domande e poi le risposte e fornisce uno spirito critico che, specie nel mondo di oggi, è fondamentale. Filosofia vuol dire non banalizzare la realtà in cui viviamo e, soprattutto la branca della politica, mantiene forti contatti con la realtà e il presente".

E riguardo il futuro?

"Il mio obiettivo è una carriera accademica: adesso mi aspetta il percorso di laurea magistrale alla Scuola Normale sempre orientato sulla filosofia politica. Devo anche essere sincera che non escludo altre possibilità".

Il suo avvenire lo immagina in Italia o all’estero?

"È ancora presto per dirlo, io sono molto affezionata all’Italia e ai posti in cui ho vissuto, come L’Aquila e anche Pisa. Indubbiamente un’esperienza all’estero di qualche anno mi piacerebbe molto, ma vorrei restare per dare un contributo al mio Paese". Si è trovata bene a Pisa?

"Molto. È una città a misura d’uomo che mi ha dato tanti input a livello culturale: dove si trova un posto con ben tre università tra le più prestigiose d’Italia? Inoltre, Pisa è una città con così tanti studenti, molti dei quali fuori sede, che grazie agli scambi di esperienze e conoscenze mi hanno fatto crescere molto. Poi..".

Dica.

"Mi è piaciuta tantissimo la Normale. Mi ha fornito tanti strumenti importanti e nel Palazzo della Carovana ho avuto modo di confrontarmi con professori e compagni eccezionali. È proprio una comunità ricchissima di persone preparate e sono contentissima di frequentare questo ateneo".