
PISA
Più di 5mila esofagogastroduodenoscopie diagnostiche e operative l’anno, più di 6500 colonscopie all’anno, anche in questo caso sia diagnostiche sia operative, e poi 250 endoscopie operative del sistema bilio-pancreatico, 300 ecoendoscopie diagnostiche e operative; inoltre endoscopie diagnostiche e operative nei pazienti pediatrici in elezione e in urgenza e servizio di reperibilità per endoscopie in urgenza h24, con almeno 500 interventi eseguiti per pazienti ricoverati o provenienti dal Pronto soccorso nell’ultimo anno. Sono solo alcuni numeri della Endoscopia digestiva dell’Aoup, diretta da Emanuele Marciano, nata dalla professionalità ed esperienza maturata negli anni dalla sezione dipartimentale di Endoscopia interventistica e pediatrica.
L’Unità operativa fa parte del Dipartimento di Chirurgia generale e ha come compito istituzionale la diagnosi e la cura delle patologie dell’apparato digerente, del fegato, delle vie biliari e del pancreas, utilizzando tecniche endoscopiche ed ecografiche, spesso integrate con metodiche radiologiche. Il reparto, all’edificio 30 di Cisanello, conta quattro sale endoscopiche aperte e funzionanti dal lunedì al sabato mattina e una sala attrezzata h24 per le urgenze endoscopiche. E’ dotata inoltre, assicura l’Aoup, "di strumentazione di ultima generazione come l’alta definizione, la cromoendoscopia virtuale, la magnificazione, la videocapsula, enteroscopia, il colonscopio robotico, tutte attrezzature che consentono la diagnosi precoce delle alterazioni del tratto gastrointestinale e il loro trattamento".
L’attività interventistica complessa è eseguita nelle sale operatorie dell’Edificio 6 di Cisanello, coadiuvati dall’equipe anestesiologica del reparto di Anestesia e rianimazione trapianti, diretto da Gianni Biancofiore. Infine, l’attività ambulatoriale diagnostica avanzata e operativa non complessa viene eseguita negli spazi del Polo endoscopico, Edificio 30 (percorso arancione, lettera G, piano seminterrato) e comprende anche l’esecuzione di esami in sedazione cosciente e narcosi, coadiuvati dall’equipe anestesiologica della Sezione dipartimentale di Anestesia e terapia del dolore (diretta da Adriana Paolicchi). C’è però una specifica competenza, che rende la struttura unica in tutta la Toscana, ed è il monitoraggio e trattamento delle complicanze biliari dei pazienti sottoposti a trapianto di fegato.
Alla struttura afferiscono inoltre i piccoli pazienti della Pediatria e dell’Oncoematologia pediatrica dell’Aoup ma anche di altri ospedali periferici, i pazienti del percorso assistenziale per i soggetti con bisogni speciali e i pazienti inseriti nel percorso Sla e affetti da patologie neurologiche e neurodegenerative per eseguire endoscopie diagnostiche e operative e per il posizionamento e la sostituzione di Peg (gastrostomia endoscopica percutanea). La struttura ha un ruolo di primo piano anche nel campo della formazione: "E’ stata la prima struttura in Europa – conclude l’Aoup – a utilizzare strumentario endoscopico monouso su pazienti trapiantati, collabora con l’Università di Pisa e la Seconda Università di Napoli, per la formazione endoscopica dei medici specializzandi e di medici non ospedalieri e organizza corsi di formazione con simulatore di endoscopia (Centro Endo-Cas)".