REDAZIONE PISA

Nuova condanna 100mila euro di provvisionale

Un parà trovato agonizzante, tre commilitoni sotto accusa per omissione di soccorso. Sentenza a Pisa: condanne e provvisionali.

Un anno e tre mesi, 100mila euro di provvisionale per il padre e la madre. Tiziano Celoni, originario di Viterbo, 27enne parà in fermo permanente alla Gamerra di Pisa, fu trovato agonizzante sulla sua branda 7 anni fa, il 10 novembre 2017, in tarda mattina. Inutili i soccorsi. Sotto accusa tre suoi commilitoni perché, secondo la Procura (pm Sisto Restuccia), non lo aiutarono quando stava male. La posizione di uno di loro, il più anziano e più alto in grado e ritenuto con l’obbligo di vigliare e procedere di conseguenza, Fabio Tirrito (difeso dagli avvocati Francesca Baregi e Gabriella Cirillo), venne stralciata con il cambio del capo di imputazione in omicidio colposo. Ieri, la sentenza a Pisa. La madre della vittima è stata seguita dall’avvocato penalista Max Giordano Marescalchi e il padre dalla collega Muriel Petrucci. Il pm aveva chiesto per l’imputato la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione. Per gli altri due, Augusto Simeoni e Alessio Fracassi, di Livorno, (tutelati dai legali Isabella Martini e Francesca Anedda) il procedimento è pendente in appello dopo la condanna in primo grado nel 2022. Erano accusati di omissione di soccorso: entrambi furono condannati in abbreviato a 8 mesi (pena sospesa) e 20mila euro di provvisionale per ciascuna parte civile, perché, per il giudice, avrebbero dovuto avvisare i superiori e il 118. Celoni – fu ricostruito – aveva passato la notte fuori dalla caserma fino alle 3. Il 27enne sarebbe rimasto fuori con Tirrito che intorno alle 7 avrebbe chiamato Fracassi e Simeoni che lo aiutarono a portarlo dentro lasciandolo sulla branda. Poi se ne andarono. Prima delle 13.30 fu Fracassi a trovare Celoni grave. Quindi la morte. Indagarono carabinieri (foto di repertorio).

Antonia Casini