
Invasione di alghe sul litorale pisano. Da diversi giorni cumuli di Posidonia si sono riversati sulle spiagge rendendo complicata la balneazione. La battigia appare ricoperta di uno spesso strato marrone. A Marina, sulla spiaggetta libera di piazza Sardegna, il Comune è già intervenuto insabbiando le alghe (come prevede la normativa) ma il mare le ha di nuovo portate in quantità abbondante. Ammassi preseni anche al confine tra Marina e Tirrenia (intorno all’Uisp Village), nel cuore di Tirrenia il tratto più colpito è quello tra gli stabilimenti Mistral, Calypso e Cisam e . E poi c’è l’arenile di Calambrone, con una ‘coda’ che arriva e oltrepassa la costa livornese. Si apre, quindi, il problema smaltimento. Si tratta, infatti, di materiale organico ma a smaltimento speciale.
"Gli stabilimenti in concessione - spiega Marco Redini, dell’Ufficio Ambiente di Palazzo Gambacorti - devono provvedere in autonomia. Alle spiagge comunali ci pensa, invece, il Comune. Per le alghe abbiamo da tempo uno specifico protocollo concordato con l’Ente Parco e la Capitaneria di Porto che prevede l’insabbiamento dopo la ripulitura dai rifiuti. Il Comune si avvale di Geofor per questo servizio. Su piazza Sardegna interverremo nuovamente. Occorre organizzare il servizio ma in tempi brevi avremo rimosso anche queste alghe. In ogni caso, dal punto di vista ambientale, la presenza di alghe testimonia che il mare è pulito. Proprio i banchi di posidonia in mare contribuiscono a salvaguardare la costa dall’erosione". Il materiale vegetale spiaggiato fornisce, infatti, nutrienti in gran quantità alla flora e alla fauna costiere, consolidando gli arenili. L’invasione non derireverebbe, comunque, dalle ultimissime mareggiate ma si tratta di materiale proveniente dalle tre libecciate di maggio che sta viaggiando in mare da nord a sud lungo la nostra costa. E la situazione sta diventando difficile. Il protocollo in vigore è quello siglato nel 2018, dopo il confronto con il sindacato dei balneari Sib. "I gestori, attraverso una ditta incaricata e muniti di tutti i permessi possono smaltire, a proprie spese, le alghe nell’area di area Calambrone, vicino allo Scolmatore, messa a disposizione dall’amministrazione comunale - spiega Fabrizio Fontani, presidente Sib - questa soluzione può essere attivata quando le alghe raggiungono quantità consistenti. In alternativa gli stabilimenti hanno la possibilità di interrare le alghe, sia nelle aree più interne della spiaggia (anche al piede dunale) che sul bagnasciuga, ricoprendo tutto con uno strato di sabbia".
Francesca Bianchi