La Misericordia di Navacchio ha inaugurato un nuovo spazio destinato alle attività sociali per accorciare la distanza tra esigenze della popolazione e risposte ai cittadini. È successo martedì, alla presenza del presidente Luigi Nannipieri, il consiglio d’amministrazione e i volontari della Misericordia, il sindaco Michelangelo Betti, l’assessore al sociale Giulia Guainai, nuovo presidente della Società della Salute, e Monsignor Emanuele Morelli guida spirituale delle Misericordie Pisane.
Si tratta di un fondo in via Cammeo dove prima c’era un bar, nel pieno centro della frazione di Cascina, sulla Tosco Romagnola, direttamente sull’incrocio principale. Una collocazione strategica che l’associazione di volontariato ha acquistato e ristrutturato per inserirci una serie di attività sociali gestite dalla Misericordia stessa. Nello specifico, si tratta dei servizi "pronto Badanti" e il progetto Ada che, con la supervisione delle istituzioni, mira ad avvicinare l’offerta di lavoro con le esigenze delle famiglie, creando un rapporto diretto tra le stesse e operatrici e operatori, contribuendo così anche a eliminare i rapporti di lavoro ‘ibridi’. Un servizio sempre più richiesto, visto che nel solo anno passato ha ricevuto oltre 500 richieste e si è tradotto in circa 200 rapporti andati a "buon fine". Le operatrici censite sono diverse centinaia e le richieste di iscrizione sono in aumento. Oltre a questo, i nuovi locali ospiteranno anche un centro per "l’alfabetizzazione digitale", sostenuto anche da un contributo (a seguito di bando) della Amministrazione Comunale di Cascina. Quest’ultimo servizio è stato avviato nel 2024 e sta vedendo crescere, oltre alle richieste, anche la soddisfazione degli utenti. Un modo per offrire assistenza ai cittadini che hanno difficoltà con i nuovi strumenti informatici, nei rapporti con la pubblica amministrazione, ormai caratterizzati da una presenza notevole di tecnologia (dallo Spid alle varie altre tipologie di rapporto). Nello stesso Centro, che prevede la presenza costante di un operatore, è possibile frequentare anche piccoli corsi di "alfabetizzazione" per prendere dimestichezza con i nuovi strumenti tecnologici che caratterizzeranno sempre più il futuro. Insomma, attività che vanno oltre la gestione di una Casa di Cura con 70 posti letto, che è l’attività principale della Misericordia, ma che sono un modo per essere più presenti. È la missione dell’associazione di volontariato di destinare le risorse che ricava dalla attività principale, punto di riferimento per il territorio, ad attività sociali. E il nuovo spazio lo dimostra.