
Anna Piu, Sinistra Italiana
Il taglio previsto dalla Legge di Bilancio 2025 per i Comuni della provincia di Pisa è un attacco diretto ai servizi essenziali, un affronto che metterà a dura prova il benessere delle nostre comunità. Tra il 2025 e il 2029, i nostri Comuni perderanno oltre 10 milioni di euro. E anche la Provincia subirà una riduzione di 1,2 milioni. Questa manovra, che arriva dopo gli 8 milioni già annunciati in estate, rappresenta un affondo senza precedenti che avrà conseguenze devastanti per i servizi fondamentali: scuole, trasporti pubblici, assistenza sociale e manutenzione delle strade.
Lo denuncia la segretaria provinciale di Sinistra Italiana, Anna Piu, aggiungendo che la Toscana "perderà oltre 106 milioni di euro, mentre le Province e la Città Metropolitana vedranno una riduzione di oltre 10 milioni di euro: un’autentica aggressione ai servizi pubblici, il silenzio assordante dei parlamentari toscani della destra è incomprensibile e anche i sindaci del centrodestra continueranno a restare in silenzio, senza sollevare un dito contro un governo che sta distruggendo i servizi essenziali per i loro stessi cittadini?".
Secondo Piu, "la legge di bilancio varata dal Governo è stata fatte sulla pelle degli enti locali, scaricando il peso della fiscalità sui cittadini, aumentando il carico fiscale a livello locale senza che il governo centrale si esponga direttamente, ovvero aumentando le tasse senza ‘sporcarsi le mani’ e lasciando che siano i Comuni a fare da capro espiatorio".
L’alternativa, osserva la segretaria di Sinistra italiana in un lungo intervento, "dovrebbe essere un sistema di redistribuzione equa delle risorse, che consenta ai Comuni di mantenere attivi i servizi essenziali senza dover ricorrere a misure drastiche che penalizzano i più deboli: il vero pericolo di questa manovra, infatti, è che porterà inevitabilmente alla privatizzazione dei servizi pubblici locali, perché con il taglio dei fondi pubblici, i Comuni saranno costretti a privatizzare i servizi, dando di fatto la possibilità ai privati di lucrare su ciò che dovrebbe essere un bene comune".
"E’ insomma - conclude Piu - un attacco senza precedenti ai diritti dei cittadini e alla qualità dei servizi pubblici. Un attacco che, se non fermato, rischia di segnare un punto di non ritorno nella gestione dei nostri territori. Ecco perché è fondamentale fare sentire la nostra voce e lottare per difendere i servizi pubblici, per garantire a tutti una vita dignitosa e per evitare che il futuro delle nostre comunità venga deciso da interessi privati, a danno del bene comune".