Pisa, un altro cadavere affiora alla foce del fiume

Rinvenuto dagli agenti della polizia municipale e dalle guardie del Parco. E’ il secondo in pochi giorni. Mistero sull’identità: indossa una scarpa rossa

Ritrovamento cadavere alla foce del fiume morto nel parco di San Rossore

Ritrovamento cadavere alla foce del fiume morto nel parco di San Rossore

Pisa, 20 dicembre 2022 - E’ il secondo corpo restituito dall’acqua in pochi giorni a Pisa. Un cadavere fortemente decomposto per essere rimasto mesi ammollo è stato rinvenuto dagli agenti della polizia municipale e dalle guardie del Parco sull’arenile. La scoperta nel primissimo pomeriggio di ieri. Era spiaggiato alla bocca del fiume Morto nuovo, lato San Rossore.

E’ stato portato, probabilmente, dall’ultima mareggiata ed era in parte nascosto da spiaggia e legname, grossi tronchi accumulati dal mare a terra. Gli animali, sentendo l’odore, lo hanno poi reso visibile e in parte attaccato. Il corpo sembrerebbe quello di un uomo: indossa una scarpa rossa. 

E’ mistero ancora sull’identità, troppo compromesso lo stato. Sul luogo è arrivata la polizia Scientifica per i rilievi.

Come anche per il primo ritrovamento, a bocca di Serchio, la scorsa settimana, anche in questo caso saranno passate al setaccio le denunce di scomparsi sul territorio e in quelli vicini. Utili saranno poi la dentatura e le ventuali impronte digitali (sempre che sia possibile evidenziarle). O la comparazione del dna se fosse necessario.

I resti, dopo il sopralluogo e le foto di routine, sono stati portati a Medicina legale per essere esaminati. Nessuna novità ancora sull’altro corpo rinvenuto sabato. Anche qui è stata la mareggiata a riportarlo a galla alla foce del Serchio, così è stato avvistato da due pescatori.

Erano stati loro a dare l’allarme. Era intervenuta la polizia di Stato di Pisa.

Il cadavere era in stato avanzato di decomposizione: aveva indosso ancora il costume e un Rolex al braccio. L’uomo, età presunta 40-60 anni, sembra di carnagione chiara, non presenta segni esterni evidenti di morte violenta. E’ stato recuperato e trasportato a Medicina legale, a disposizione del pubblico ministero. Le indagini sono della squadra mobile.

Non facile il riconoscimento vista la permanenza in acqua. Sarà l’esame autoptico a dare qualche risposta in più. Le piste vengono vagliate a tutto tondo.

Tra le ipotesi spuntate, anche quella che si tratti di un insegnante che sarebbe sparito a settembre scorso non lontano dal luogo del ritrovamento. Primo obiettivo, il database delle forze dell’ordine di tutti gli uomini che non si trovano più da tempo.

Qualunque sia il motivo della morte, la permanenza in mare di entrambi è molto datata. E’ caccia a segni, tatuaggi, particolari che possano aiutare gli investigatori, come la scarpa e il Rolex.

Antonia Casini

Enrico Mattia Del Punta