di Michele Bufalino
Procede a ritmo spedito la definizione del progetto definitivo della nuova casa del Pisa Sporting Club, il centro sportivo che sorgerà a Gagno. I lavori prenderanno il via nel 2022, una volta che sarà ultimata la variante urbanistica e consegnato il progetto definitivo. Lo studio di architettura e ingegneria coinvolto nella realizzazione del progetto è pisano, ma ha un respiro internazionale, dopo un dialogo con la società nerazzurra durato per tutto il corso dei mesi scorsi. Si tratta di Ati Project, lo stesso gruppo che, nel 2010, realizzò un progetto preliminare per un nuovo stadio di Pisa da destinarsi nell’area di Ospedaletto, dalle dimensioni di 20 mila spettatori, un progetto che, per via del poco appeal della zona, non incontrò l’interesse di investitori, come molti altri esercizi di stile proposti in quegli anni, quando la precedente variante urbanistica destinava la nuova Arena ai confini della città. In questi giorni Ati Project, secondo quanto emerge, è al lavoro, tra sopralluoghi e riunioni, sull’area dell’intervento.
Negli scorsi mesi, precisamente a maggio, era arrivata la firma sul passaggio di proprietà dei terreni di Gagno che coinvolgeva nel passaggio di consegne anche l’ex presidente Carlo Battini, l’ingegner Andrea Bulgarella e numerosi altri soggetti privati. Il centro sportivo sarà sviluppato secondo tutte le più moderne tecniche di progettazione, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale, diventando un’oasi di verde sportivo di valore.
Dalle informazioni emerse si parla di dieci campi sportivi dedicati a prima squadra e settore giovanile, una foresteria per ospitare giovani provenienti da altre regioni e, visto l’andamento del mercato nerazzurro, anche da oltre confine. Inoltre sarà integrata un’area scouting per guardare le partite da ogni angolo del mondo, nonché la sede sociale della società nerazzurra, con gli uffici a vetro che affacceranno proprio sui campi di allenamento e, infine, un mini impianto sportivo a norma, con tanto di tribuna, che possa ospitare le gare interne della formazione Primavera e delle gare giovanili più importanti. Nata come una piccola realtà, Ati Project, nel giro di 10 anni è passata, tra gare d’appalto e numerosi progetti realizzati, da un fatturato di 500 mila euro annuali (2011) a 18 milioni di euro con oltre trecento gare vinte per un importo lavori che supera i 2 miliardi di euro.